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06 10 2015 | Rimini | Delibera ‘salva Gnassi’, le proposte del centrodestra

Martedì, 06 Ottobre 2015

rossoRimini | Delibera ‘salva Gnassi’, le proposte del centrodestra

 

L’introduzione di tempi certi e interpellanze potrebbe costituire un punto di dialogo tra maggioranza e opposizione. A muovere il passo dal centrodestra verso il Pd è il capogruppo degli ex Pdl Gennaro Mauro. Il terreno è quello delle dibattute modifiche al regolamento del consiglio comunale, necessarie agli equilibri della maggioranza dopo la perdita di Savio Galvani (Rifondazione - Fds) e Stefano Brunori, eletto con l’Idv.
“Siamo delle persone responsabili, e manifestiamo la nostra disponibilità, come gruppo del Popolo della libertà, a prendere in esame la delibera proposta dalla maggioranza, di portarla la prossima settimana in commissione uno, di implementarla con alcune proposte aggiuntive su aspetti che riteniamo prioritari per la minoranza, e portarla all'approvazione del consiglio comunale a metà ottobre”. La delibera di cui parla Mauro, in realtà, andrà in discussione giovedì.
“Un percorso - sottolinea cmunque Mauro - di solo due settimane. Non abbiamo alcun pregiudizio sull'introduzione del voto ponderato. A queste condizioni siamo anche disponibili all'istituzione della commissione speciale, con compiti di una rivisitazione globale del regolamento comunale da far entrare in vigore dalla prossima legislatura consiliare”.
Mauro, quindi, invita “pubblicamente la maggioranza di centrosinistra a trovare su tale proposta un punto di intesa, aprire un dialogo nella certezza che alla cittadinanza non interessa affatto questa querelle, che tra l'altro produce una sempre maggiore disaffezione alla politica”.
In termini più pratici, dalle minoranze, giovedì, prima dell’approvazione della delibera del Pd, arriverà la richiesta di valutare alcuni emendamenti aggiuntivi. La prima modifica riguarda l’introduzione di un termine temporale fisso entro cui discutere mozioni e ordini del giorno sia in consiglio sia in commissione. La seconda riguarda “l’inserimento di un nuovo istituto, quello dell’interpellanza, diverso dalle interrogazioni a giunta o sindaco perché non limita la discussione allo schema domanda-risposta-replica, ma apre alla possibilità di un dibattito più ampio, soprattutto sui temi più delicati per la città”, spiega Mauro. Terzo punto su cui le minoranza stanno ragionando è quello dell’introduzione di un tempo minimo di presenza in commissione o consiglio per ottenere il gettone. Proposta che a inizio legislatura presentarono i consiglieri Eraldo Giudici (Ncd) e Savio Galvano (Rifondazione) e in realtà già assunta dal consiglio, ma mai applicata nei fatti.

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