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17 09 2015 | Rimini | Economia, export in negativo nel primi mesi del 2015

Giovedì, 17 Settembre 2015

tortora-scuroRimini | Economia, export in negativo nel primi mesi del 2015

 

Continuano a non essere confortanti i dati sull’export in provincia di Rimini. La Camera di commercio rende noti i dati Istat del primo semestre del 2015. Dopo il -3,9% registrato nel primo trimestre di quest’anno (rispetto al primo trimestre 2014), anche il secondo trimestre 2015 si chiude con una variazione percentuale negativa dell’1,6% (rispetto ad aprile-giugno 2014). Il risultato complessivo relativo al primo semestre dell’anno in corso, sul primo semestre 2014, fa registrare un -2,7%(da 935.950.030 euro a 910.413.624 euro). Segno più invece per l’import: dopo il +10,1% dei primi tre mesi, si registra un ulteriore incremento del 15,9% tra aprile-giugno, per un complessivo +13,1% al primo semestre 2015, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (da 355.351.471 euro a 401.867.004 euro). Il saldo della bilancia commerciale è comunque positivo: +508.546.620 euro, in contrazione.
In Emilia-Romagna, nei primi sei mesi dell’anno, l’export aumenta del 4,4%, in linea con la variazione nazionale (+5%). Le uniche variazioni negative si registrano in regione per Rimini e Piacenza (-0,7%), mentre l’incremento maggiore riguarda la provincia di Forlì-Cesena (+7,8%), seguita da Ferrara (+7,2%) e Bologna (+7%).
Ad incidere maggiormente sul calo in provincia sono soprattutto le diminuzioni di esportazioni di abbigliamento (pellicce escluse, principale prodotto esportato) con -10%, di macchine di impiego generale (-15,3%), di navi e imbarcazioni (-30,3%) e di materiali da costruzione in terracotta (-12,6%). Incrementi invece si registrano per le macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili del 14,6% (secondo prodotto esportato in provincia), apparecchi per uso domestico (+16,9%) e altri prodotti in metallo (+4,9%).
Con riferimento ai Paesi, il crollo più evidente nelle destinazioni dei prodotti è segnato dalla Russia 
(-37,5%), con una quota sul valore del totale esportato (5,2%, quinto posto) che scende di circa tre punti percentuali rispetto al 2014 (8,1%) e più che dimezzata rispetto al 2013 (11,9%), quando occupava il primo posto; in diminuzione anche le esportazioni verso la Francia (-8,1%), la Germania (-7,5%) e in particolare la Spagna (-30,7%) mentre aumentano fortemente quelle relative agli Stati Uniti (+32,9%), ora principale Paese export, e al Regno Unito (+12,3%).


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