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05 08 2015 | Rimini | Parco del mare, la maggioranza non c'è

Mercoledì, 05 Agosto 2015

2Rimini | Parco del mare, la maggioranza non c'è

 

L’atteso consiglio comunale sul Parco del mare ieri non è neppure iniziato: in 14 hanno risposto all’appello del segretario generale Laura Chiodarelli. Assenti in ordine alfabetico Agosta, Casadei, Cingolani, Fonti, Franchini, Fraternali, Galvani, Mancini, Marcello, Mauro, Moretti, Murano Brunori, Pazzaglia, Valeria Piccari, Pironi, Ravaglioli, Renzi e Tamburini. Agosta, Mancini e Pironi sono del Pd. Tra i presenti, invece, si segnala, unico tra i suoi banchi, Giudici di Ncd.


Al presidente Vincenzo Gallo non resta che constatare la mancanza del numero legale e mandare tutti a casa. Ma prima interviene Bertino Astolfi, per dire che sarebbe di buon senso rinunciare al gettone di presenza. Poi, sono le 18,04, Gallo saluta ricordando la seconda convocazione di oggi, sempre alle 17,45, quando il numero legale si abbassa da 16 a 11.


Il Parco del Mare, opera sulla quale il sindaco Gnassi punta tutte le sue carte in vista delle elezioni del 2016, non sembra essere un argomento sufficiente per mobilitare la sua maggioranza. Nel giro di due settimane, prima con il trasferimento del mercato ambulante (altro fiore all'occhiello di Gnassi) ora con ll Parco del Mare si deve ricorrere alla seconda convocazione per avere i numeri per approvare i progetti. Coincidenze che non possono essere liquidate con superficialità, sono indici di un malessere politico. Le scelte qualificanti di un'amministrazione dovrebbero essere approvate dalla sua maggioranza con la grancassa, non di soppiatto alla seconda convocazione.


“Non vorremmo perdessero di valore per il semplice fatto che abbiamo perso il conto di quante volte le abbiamo chieste, ma ci vediamo costretti a chiedere nuovamente le dimissioni del sindaco Andrea Gnassi, che ormai non ha più una maggioranza a sostenerlo, tanto è vero che si trova costretto a ricorrere continuamente al trucco della seconda convocazione per ottenere un quorum ribassato”, questo il commento dei 5Stelle Gianluca Tamburini e Marco Fonti che in realtà al consiglio c’erano anche andati.
“E' straziante - scrivono i due del sindaco - vederlo politicamente delegittimato nel momento in cui le sta sparando più grosse. Vorremmo evitargli questa sofferenza, si dimetta. Sicuramente qualcuno nel suo partito non gli farà mancare una poltroncina, se non altro per gratitudine riguardo all'atto liberatorio”.


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