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10 06 2015 | Rimini | San Giuliano: “Esasperati dalla nuova viabilità”

Mercoledì, 10 Giugno 2015

neroRimini | San Giuliano: “Esasperati dalla nuova viabilità”

 

Commercianti “esasperati” a San Giuliano. Ieri in più di 80 hanno partecipato all’incontro promosso dalla Confcommercio per esporre quelli che sono i problemi del borgo. Dal nuovo assetto viario alla riduzione degli stalli di parcheggio, dai tempi di percorrenza alle difficoltà di approvvigionamento merci, dalla pericolosità degli attraversamenti pedonali alla chiusura del ponte di Tiberio. Presenti anche alcuni residenti, tra cui quelli di via Toselli, preoccupati per l’accesso alle abitazioni.
“Sono stato contattato da alcuni nostri associati del borgo - dichiara il presidente di Confcommercio Rimini Gianni Indino - estremamente preoccupati per la situazione in cui versa la zona oggi, ma ancora di più per ciò che accadrà in futuro. Ho quindi deciso di organizzare l’incontro per ascoltare le istanze dei commercianti, associati o meno, colpiti da una trasformazione radicale del contesto in cui operano: oggi cantieri che si moltiplicano, domani opere definitive”.
Il presidente ha “accolto con grande favore le posizioni espresse dagli imprenditori intervenuti, i quali hanno sottolineato a più riprese che il problema non è il cambiamento in sè, non è la chiusura del ponte di Tiberio, non è la ciclabile, non è l’assenza di parcheggi di fronte alla propria attività, quanto invece la necessità di alternative urgenti e condivise per ovviare alle problematiche che tali scelte stanno generando e genereranno in futuro alle proprie attività. Questo perché gli stessi lavori di trasformazione del Borgo rappresentano un grave problema , mi riferisco ad esempio a quelle attività recintate all’angolo con piazzale Vannoni, che potrebbe già da solo essere insormontabile per alcune imprese. I cali di fatturato che si stanno registrando non lasciano spazio a alibi, in gioco c’è la sopravvivenza di un tessuto economico che si è sempre contraddistinto per vivacità e qualità dell’offerta”.
Il problema principale del Borgo, secondo il proprietario della Ferramenta del Borgo, “non è la pedonalizzazione del Ponte, quanto la difficoltà di arrivo alle nostre attività. Mancano almeno 500 posti auto e l’intera viabilità dell’area non può gravitare attorno ad una rotonda in continuo rifacimento, perché inadeguata a sopportare il transito di veicoli di grandi dimensioni, anche di soccorso, in cui transitano 45mila veicoli al giorno. Invece che snellire il traffico stiamo assistendo ad un aumento delle file e dei tempi di percorrenza, con fornitori che non scaricano neppure le merci per non rimanere imbottigliati. Le aree di carico/scarico poi rappresentano un ulteriore problema”.
Altri problemi sono segnalati in via 23 settembre. “Alcuni imprenditori lamentano la presenza di una ciclabile che impedisce ai propri clienti di parcheggiare contestualmente all’assenza di aree di parcheggio prossime e di agevole utilizzo da parte dei clienti, altri sostengono che il newjersey previsto nella carreggiata per separare i sensi di marcia impediranno ai mezzi di grandi dimensioni di accedere e rifornire le proprie attività”, sintetizzano da Confcommercio.
La nuova viabilità ha ripercussioni negative anche a San Giuliano a Mare. “La nuova viabilità - dichiara il titolare dell’Hotel Ricchi - ha chiuso l’accesso storico a San Giuliano Mare, via Zavagli, che con l’apertura di via Tonale potrebbe rappresentare un accesso privilegiato dalla statale al mare. Basterebbe una rotonda all’incrocio con via XXIII settembre”. Gli fa eco il titolare dell’Hotel Crosal: “I clienti faticano a trovarci, i cartelli informativi indicanti il mare e le attività commerciali sono rimasti sul vecchio percorso per cui inutili, le modifiche alla viabilità ci hanno tagliato fuori dai flussi dei veicoli e gli stessi nostri clienti, poi, non riescono a raggiungere agevolmente i luoghi di interesse, anche perché il traghetto non garantisce un servizio puntuale”.
Dopo aver raccolto le osservazioni degli operatori commerciali e turistici, “la Confcommercio - conclude il presidente Indino - se ne farà portavoce, come deve essere per un’associazione di categoria, nei confronti dell’amministrazione, cui chiedo già da ora di ascoltare la preoccupazione e in alcuni casi il grido di dolore di imprese che vivono sulla propria pelle un cambiamento epocale del contesto in cui operano. Come ho detto a più riprese, su Borgo San Giuliano come su tutte le battaglie che la Confcommercio sta conducendo, ci mettiamo la nostra faccia e il massimo impegno che possiamo profondere per preservare l’autenticità, la vivacità e di questi tempi la sopravvivenza delle imprese”.

 

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