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Rimini, la Lega cala l'asso: "Abbiamo il candidato sindaco vincente!"

Mercoledì, 13 Maggio 2015

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Rimini, la Lega cala l'asso: "Abbiamo il candidato sindaco vincente!"

 

Se Dreamini, visto l’affollamento di liste civiche, si è ritagliata il ruolo di aggregatore intorno ai contenuti; se Forza Italia ha pensato in queste settimane a costituire la squadra di gestione del partito, il gioco “pesante, anche se ancora nascosto e dietro le quinte, lo sta conducendo la Lega Nord. I seguaci locali di Matteo Salvini, elettrizzati per i risultati ottenuti in Trentino, forse pregustano già il trionfo possibile del 31 maggio. “Per il momento aspettiamo fiduciosi, mai festeggiare prima del momento”, avverte con sano realismo il coordinatore provinciale Paolo Ricci.

 

La Lega in questi mesi, da quando cioè il partito, sull’onda dei successi elettorali e della crescita di consensi intorno a Salvini, si è riorganizzato anche a Rimini, ha lavorato su qualcosa di importante. E si è mosso con assoluto anticipo sulla questione che fa la differenza in una competizione elettorale: il candidato sindaco.

“Abbiamo individuato due persone – afferma sicuro Ricci – che potrebbero svolgere degnamente il ruolo di candidato sindaco. Sono i nomi che noi proporremmo non tanto e non solo alla coalizione di centrodestra ma a tutti coloro che vogliono che a Rimini si apra la stagione del cambiamento”.

 

Ricci sottolinea che a differenza di qualche mese fa ora la Lega c’è e ha tutte le intenzioni di giocare quel ruolo di traino di una coalizione che i risultati dove si è votato e i sondaggi le assegnano. Spiega che la prima ipotesi di lavoro è quella di partecipare ad una grande coalizione alternativa alla sinistra, ma se non dovessero esserci le condizioni per una coalizione è pronta anche a correre da sola. “Le persone che abbiamo individuato – spiega Ricci – sono davvero rappresentative di tutte le realtà sociali riminesi. Una persona, in particolare, davvero è in grado di rappresentare tutto il Comune di Rimini, a 360 gradi, dall’imprenditore all’operaio fino a tutte le altre categorie sociali. Mi auguro che la voglia e il desiderio di impegnarsi che ha manifestato rimanga vivo. Lui comunque è già al lavoro per contattare altri importanti personaggi che dovrebbero sostenerlo”.

 

Il dinamismo della Lega – se quelle di Ricci non sono solo boutade per attirare l’attenzione – è sorprendente. Ovviamente i nomi non li fa perché non vuole bruciare i suoi candidati in pectore. Si sbilancia solo nel dire che quando dice “lui” potrebbe anche essere una “lei” e che gli esponenti delle forze politiche di centrodestra e delle liste civiche faranno molto fatica a dire di no a questa candidatura quando sarà presentata. Ricci la comunica come un asso vincente e aggiunge che il lavoro sulla candidatura di questa persona è già cominciato tre anni fa. Insomma, niente di improvvisato.

 

Ricci fa sapere che fino a questo momento non sono nemmeno cominciati gli incontri ufficiali fra i vari partiti della possibile coalizione di centrodestra. Conferma di guardare con attenzione ai movimenti delle liste civiche ed il coinvolgimento della Lega nell’elaborazione del documento programmatico presentato sabato scorso da Dreamini. “Ci sono molti punti che condividiamo e credo che con quel gruppo di persone si possa fare della strada insieme”.

 

Ai futuri possibili alleati Ricci manda anche qualche messaggio. “Bisogna che su certi punti si faccia chiarezza. A noi non piace che a parole ci si dica all’opposizione e poi si facciano accordi sottobanco. Le posizioni devono essere prese alla luce del sole. Come abbiamo fatto noi sul Palas. Quando denunciavamo certe cose, ci accusavano di voler affossare l’economia di Rimini. Poi guarda caso la stessa magistratura ha stabilito che l’acciaio usato nella costruzione non era adeguato. La proprietà del Palas ci dovrà ringraziare quando andrà a chiedere alle ditte il risarcimento danni”.

 

L’altro partito di centrodestra, Forza Italia, che un tempo esercitava la leadership senza problemi, in questa fase non è nelle condizioni di dare le carte, preso ancora da problemi di riorganizzazione interna. “In queste settimane – racconta il coordinatore provinciale Giulio Mignani, nominato due mesi fa dopo la defenestrazione del bellariese Filippo Giorgetti - ho preso molti caffè con molte persone, avviato contatti, studiato la situazione. Ho fatto anche un elenco di nomi al coordinatore regionale: sono i responsabili del partito nei vari Comuni, anche perchè non si vota solo a Rimini. Per il momento sono congelati, è probabile che dopo il voto del 31 maggio nel nostro partito scoppi una rivoluzione, e quindi ogni mozza adesso è prematura”.

 

Intanto Forza Italia cerca di dimostrare che esiste con varie iniziative sui temi, dalla sicurezza alla scuola, per convincere gli elettori delusi che non siano più al “patto del Nazareno”. Idee nuove e facce nuove, è la linea di marcia. Anche Mignani mantiene i contatti con le varie liste civiche. “Le liste si sono mosse prima perché, a differenza dei partiti, hanno bisogno di una fase di rodaggio. Le vediamo come possibili compagni di viaggio. Abbiamo anche collaborato con Dreamini nella stesura del documento programmatico che hanno presentato sabato scorso”. Per il resto le attese degli azzurri sono per il dopo 31 maggio e per il possibile Armageddon che seguirà alla temuta batosta elettorale.

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