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Bellaria, il sindaco spiega come ha favorito la riqualificazione degli hotel

Sabato, 28 Marzo 2015

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Bellaria, il sindaco spiega come ha favorito la riqualificazione degli hotel

 

Si può avviare un processo di ristrutturazione degli alberghi in questo momento di crisi, con le banche che stringono i cordoni della borsa e la burocrazia che continua a rallentare ogni decisione? Si può. A Bellaria  Igea Marina ben dieci alberghi nel 2014 hanno avviato processi di ristrutturazione “pesante”, con interventi fino a un milione di euro.

 

Come sia stato possibile lo ha spiegato il sindaco Enzo Ceccarelli nel corso dell’incontro, organizzato da Dreamini, dedicato ai problemi del commercio e che ha visto la partecipazione di Pierpaolo Mazzotti, presidente del comitato degli ambulanti di Rimini, e del professor Alessandro Berti, docente all’Università di Urbino.

 

Ceccarelli ha spiegato come sia avvenuto questa sorta di “miracolo” verso il quale in molti avevano guardato con scetticismo. Il Comune ha deciso che le ristrutturazione degli alberghi, quelle pesanti appunto, non una semplice riverniciatura, potevano avere entro 60 giorni tutte le autorizzazioni necessarie attraverso una procedura in deroga rispetto ai regolamenti attuali. Poiché si tratta di una procedura in deroga, i relativi progetti degli alberghi devono essere approvati dal consiglio comunale. La logica dell’intervento è quella di considerare la ristrutturazione dell’albergo un interesse pubblico, per cui si può derogare dalle normali procedure. Perché un interesse pubblico? Perché – ha spiegato Ceccarelli – un albergo che si rinnova eleva la qualità dell’offerta di ospitalità, migliora la qualità urbana del territorio in cui è inserito, attiva uno spirito di emulazione che spinge altri a rinnovarsi, produce lavoro per le tante imprese artigiane che concorrono ai lavori. La procedura straordinaria è stata utilizzata da ben 10 alberghi che in una cittadina come Bellaria Igea Marina sono un numero di tutto rispetto.

 

Il sindaco Ceccarelli nel corso del dibattito ha indicato la vicenda come un esempio virtuoso di rapporto fra pubblica amministrazione e privati, sottolineando però come debba essere superata la mentalità che vede i privati sempre in attesa dell’intervento pubblico. E a questo proposito ha citato il piano spiaggia del Comune che, fissando alcune regola generali, lascia però gli operatori liberi di decidere come realizzare le loro cabine e i loro chioschi (creando disorientamento negli stessi operatori che chiedono cosa devono fare).

 

Sul tema specifico della serata, il commercio, Ceccarelli ha spiegato come il Comune è riuscito a contenere al massimo il fenomeno dell’abusivismo commerciale puntando soprattutto sulla prevenzione, con una squadra di polizia urbana addestrata allo scopo e in azione fin dall’inizio della stagione balneare. Altri capisaldi dell’azione anti-abusivismo sono i rapporti di collaborazione con le altre forze dell’ordine e l’utilizzo delle banche date incrociate per prevenire e contrastare l’infiltrazione di attività economiche contigue alla criminalità.


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