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20 03 2015 | Rimini | Beni confiscati: impossibile riutilizzare quelli in riviera

Venerdì, 20 Marzo 2015

1Rimini | Beni confiscati: impossibile riutilizzare quelli in riviera

 

Nella Provincia di Rimini, al febbraio del 2015, si trovano 6 beni confiscati in via definitiva (il dato arriva dal l’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata). Di questi, uno si trova nel comune di Rimini,  uno nel comune di Cattolica, tre nel comune di Riccione e uno nel comune di Misano Adriatico. Tra i beni per cui il processo è ancora in itinere si segnalano tre appartamenti nel comune di Rimini, per i quali si attende la pronuncia della Cassazione in merito a un ricorso presentato dalla difesa, e un ristorante nel comune di Bellaria-Igea Marina, per il quale è stata revocata la confisca, ma su cui pende il ricorso presentato dalla procura contro tale decisione.
Ma non è sempre semplice riutilizzare i beni confiscati, spiegano dalla Provincia. “Paradossalmente, il progetto che sembrava più vicino al completamento era quello riguardante il comune di Bellaria-Igea Marina, prima che intervenisse la sentenza di revoca della confisca. Anche il progetto per il riutilizzo dell’appartamento riminese sembrava avviato sulla buona strada: tuttavia, anche questo si è arenato a causa dell’ipoteca che grava sul bene in questione, in quanto è stata riconosciuta la buona fede dell’istituto di credito che l’aveva concessa. 
Un precedente  non incoraggiante se si pensa che nella medesima situazione si trovano i beni confiscati a Riccione e Misano Adriatico: avendo il Tribunale competente accertato la buona fede degli istituti di credito coinvolti, le ipoteche su molti di questi beni rimangono inalterate, rendendo la riassegnazione ai Comuni più difficoltosa. In termini pratici, il riscatto delle ipoteche è un’operazione finanziariamente insostenibile per i Comuni”.
Ad oggi, quindi, non sono presenti beni riutilizzati in Provincia: la cooperazione fra enti locali e istituti di credito potrebbe costituire un trampolino per il superamento di tali difficoltà nel riutilizzo.
“Il lavoro dell’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata - commenta il presidente della Provincia di Rimini, Andrea Gnassi - ha un valore enorme per il nostro territorio, e non solo sul fronte della documentazione e dell’aggiornamento archivistico, comunque inedito e importante. In realtà questa attività mostra una direzione nuova da cui le stesse istituzioni pubbliche devono trarre spunto per progetti e iniziative che possono dare servizi e opportunità alle nostre comunità. Occorre crederci come comunità appunto, per superare gli ostacoli e i freni burocratici e legislativi all’utilizzo dei beni confiscati, a fini sociali e comunitari.”


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