Scrivi qui la tua mail
e premi Invio per ricevere gratuitamente ogni mattina la nostra rassegna stampa

13 03 2015 | Rimini | Nuova Questura, Sadegholvaad: Vicini a possibile svolta

Venerdì, 13 Marzo 2015

mattoneRimini | Nuova Questura, Sadegholvaad: Vicini a possibile svolta

 

Questura, dopo 30 anni potrebbe essere vicino il punto di svolta per la nuova sede. Lo ha detto l’assessore Jamil Sadegholvaad questa mattina riferendo alla seconda commissione sugli ultimi sviluppi della vicenda. “Il ministero dell’Interno è pronto sin da domani a delegare il prefetto a sottoscrivere un contratto d’affitto pluriennale”. La durata potrebbe arrivare a trent’anni per la cifra di 900mila euro annuali. “Si verrebbero così a creare - spiega l’assessore - condizioni di appetibilità per i creditori/investitori che si dovrebbero sobbarcare le spese di sistemazione dell’immobile di via Roma”, che sembra ammontino a una cifra tra i due e i tre milioni di euro.
Dalla commissione è anche venuto fuori un punto fermo da Pd, per voce dell’assessore Sadegholvaad, e 5Stelle, presente con il presidente della Commissione Carla Franchini: la questione della partita immobiliare da circa 15.000 metri quadrati non si riapre. Lo dice anche una sentenza del Tar. “Personalmente credo che se fosse necessario arrivare alla riapertura della partita urbanistica, non sarebbe il male assoluto per la collettività”, sostiene invece Giuliana Moretti di Ncd.
Sul tema, sottolinea l’assessore, “non ci facciamo ricattare. Resuscitare il piano particolareggiato è improponibile e fuori discussione”. L’amministrazione, aggiunge, “preferirebbe mantenere lì la questura” e la prefettura lavora in questo senso, pur rimanendo aperta ad altre opzioni. Anche se “l’abbattimento non è possibile perché l’immobile non è abusivo”. Per l’esproprio dovrebbe invece muoversi il ministero, cosa che “non ha mai fatto”. Palazzo Garampi vorrebbe recuperare gli oltre sei milioni di euro di imposte non incassate nel corso degli anni.
Il nodo da sciogliere adesso, è quello degli investitori. In commissione non viene nascosto l’interesse di alcuni istituti di credito, come la Banca delle Marche. Al lavoro su questo fronte è già il liquidatore di Dama, Guerrino Mosconi, che “batte per il ripristino dei quasi 15metri metri quadri di residenziale e dirigenziale”. La vicenda, ricostruisce Sadegholvaad, parte nel 1995 con la giunta Chicchi che approva il bando per la nuova questura: 74mila metri quadrati per l’immobile cui aggiungerne quasi 15.000 tra direzionale e residenziale. Nel ’98 viene approvato il programma di interventi e l’anno successivo viene autorizzata la sottoscrizione della convenzione con vincolo di destinazione.
“Qui scatta la vicenda surreale - prosegue l’assessore - con quattro diffide, tra estate 2004 e autunno 2006, del Comune a Dama per la mancata locazione dell’immobile. Nel giugno del 2005 il prefetto chiede un atto d’impegno alla società per un contratto di affitto da circa 3,3 milioni di euro all’anno”. Ma Dama rilancia a cinque e continua a confermare l’impegno. A fine 2005 il Viminale autorizza un contratto da 3,3 milioni. La società accetta promettendo la consegna a fine settembre 2006. Ma si arriva al 2007: il prefetto intima la consegna entro il 30 aprile, sollecitando il sindaco a usare ogni possibilità. Tutto vano e a fine gennaio 2008 la sorpresa: ci si accorge che dei cinque corpi costruiti uno è eccedente. A maggio Dama risponde picche all’invito delle istituzioni di dare corso all’accordo di locazione. A giugno si prova la via del procedimento giudiziario per sottoscrivere il contratto, ma il ministero dell’Interno non dà l’ok. Così nel 2009 il Comune ricorre al Tar per risolvere la convenzione e chiedere il risarcimento danni. Arriva il diniego alla costruzione della parte rimanente, con il Tar che riconosce però solo le colpe della società, non i danni. Dama ricorre al consiglio di Stato e il giudizio è ancora pendente. Ultime battute a marzo 2011 con Dama a proporre un contratto da 2,7 milioni e il ripristino del piano particolareggiato. Dal Viminale si arriva al massimo a 1,5. Cifra ora ulteriormente scesa a circa 900mila euro.


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

#bgRimini

Le nostre città con gli occhi di chi le vive. Voi scattate e taggate, noi pubblichiamo. Tutto alla maniera di Instagram