giornalaio, 13 gennaio 2015

Martedì, 13 Gennaio 2015

giornalaioInchiesta Aeradria: il Pd si difende | Senza aeroporto, in crisi anche il Capodanno russo | Psc, entro l’anno l’approvazione

 

Aeradria, il Pd difende il sistema. “Ravaioli, Fabbri, Vitali, Gnassi hanno firmato per l'aeroporto (le famose lettere di patronage) atti che erano pubblici, alla luce del sole. Atti che servivano a salvare il Fellini: i benefici portati a Rimini dall'aeroporto in questi anni sono sotto gli occhi di tutti”, ha detto il deputato Tiziano Arlotti. Grave che la magistratura li accusi, aggiunge. Il segretario del Pd Juri Magrini ne ha per il curatore fallimentare di Aeradria, Renato Santini e per la nuova società di gestione. “In questa vicenda mi pare che ogni protagonista sia più attento a tutelare la propria parte che a lavorare per la riapertura del Fellini, che ancora tarda ad arrivare”, dice (ilCarlino).

 

Il sindaco sui ricorsi. Nel mezzo della tempesta investigativa sulla fallita società di gestione dell’aeroporto di Rimini, Gnassi punta il suo riflettore sul ricorso presentato al Tar dal curatore Santini per chiedere l’annullamento del bando Enac, che non impone un indennizzo ai vincitori per Aeradria. Secondo Gnassi non si tratta di un atto dovuto, ma di un impedimento formale che blocca la riapertura dell’aeroporto (ilCarlino).

 

Mai senza l’aeroporto. Contro le parole del sindaco Gnassi a un convegno sul turismo venerdì a Bologna, si scaglia Carla Franchini dei 5Stelle. Gnassi ha ripetuto che con un buon collegamento di altavelocità con Bologna, Rimini potrebbe fare a meno dell’aeroporto. Franchini stupita ha fatto notare: Gnassi ha sempre detto il contrario (ilCarlino).

 

I russi non vengono più. Natalia Medved, titolare dell’agenzia di commercio internazionale Kontatto, annuncia: "Dall’inizio della crisi ‘sovietica’, dieci mesi fa, la Riviera ha perso il 60-70 per cento dei turisti russi" perché il rublo ha perso il 70% del suo valore. I russi, spiega Natalia, erano arrivati a Rimini negli anni Novanta per caso. Spinti dalla mancanza di generi di prima necessità in patria, avevano approfittato della presenza dell’aeroporto, spiega Natalia (Corriere).

 

Cosa ha sbagliato Rimini? Rimini non ha mai partecipato allo sviluppo del turismo russo, ha lasciato che a gestirlo fossero sempre due o tre agenzie di Mosca e ha dato per scontato che sarebbe durato nel tempo, sottolinea Natalia (Corriere). Rimini ha anche sfruttato poco, aggiunge Natalia, le possibilità offerte dal turismo religioso per la presenza della reliquia di San Nicola di Bari.

 

La crisi del rublo mette in difficoltà anche il Capodanno ortodosso. Si parte oggi alle 19 con il concerto, presso la chiesa di borgo San Giuliano, del coro ecclesiastico della cattedrale ortodossa di Rimini, seguita da aperitivo e cena italo-russa. L’iniziativa rischia di andare quasi deserta, con lo scalo chiuso e sempre meno russi che sbarcano ad Ancona a causa della crisi del rublo (ilCarlino).

 

Rigenerazione urbana. E’ la parola d’ordine nell’era dello stop al cemento. Se ne è parlato ieri in commissione comunale con i tecnici del Comune che hanno nuovamente promesso la conclusione dell’esame delle osservazioni al psc entro la fine di marzo e l’approvazione definitiva di psc e rue entro fine anno (Corriere).

 

Dalla Camera di commercio, spiega il presidente Moretti: Presenteremo un progetto di rete di imprese la riqualificazione urbana che consenta agevolazioni e possibilità di accesso a finanziamenti bancari in grado di riattivare il mercato. Perché, spiega Moretti, possiamo fare tutte le norme che vogliamo, ma il problema è la mancanza di commesse (Corriere).

 

Affari con gli affitti. Secondo il Sole24ore Rimini si piazza al settimo posto in Italia e prima in regione nella classifica dei canoni più cari tra i 102 capoluoghi di provincia. L’entrata lorda per i proprietari sfiora in media i 13mila euro all’anno, oltre il 40 per cento rispetto alla media nazionale. Ci pensano poi le tasse e le spese di gestione a tagliare i profitti, denuncia la Cgil: nelle tasche dei locatori rimangono cifre che oscillano dai 5mila e 500 ai 7mila e 900 euro. Nonostante Rimini sia una delle realtà meno colpite dalle imposte (Corriere).

 

Biagio Amati: il Comune batte cassa. Ammesso tra i creditori di Escavazioni meccaniche, la ditta di Amati dichiarata fallita l’estate scorsa, Palazzo Garampi non è soddisfatto sostenendo di avere ulteriori crediti per 70mila euro. Da qui il ricorso (ilCarlino).

 

Ponte di Tiberio senza auto. Ieri sono partiti i lavori per lo ‘sfondamento’ di via Tonale sulla Statale adriatica, con la demolizione di alcuni manufatti. I lavori, che dureranno 90 giorni e costeranno 463mila euro, sono propedeutici alla pedonalizzazione del ponte (Corriere).

 

Denuncia il datore di lavoro, l’aiuto cuoco riminese, omosessuale, costretto dall’uomo ad avere un rapporto sessuale con una prostituta rumena. Dimostrami che sei un uomo, ha detto il datore al ragazzo, che ha accettato la sfida per non perdere il lavoro. Ma, vedendo che le pressioni continuavano, il cuoco è andato a raccontare tutto ai carabinieri. Il datore lo è venuto a sapere e ha iniziato con le minacce (Nuovo Quotidiano).

 

Meningite, colpito un neonato di un mese e mezzo. Arriva dalla Valmarecchia il bimbo ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Infermi di Rimini. Da più giorni il piccolo era affetto da febbre a 38, 38 gradi e mezzo, che non andava giù. Il pediatra ha consigliato ai genitori di rivolgersi all’ospedale. Nessuna profilassi per madre e padre: il batterio non è contagioso, si tratta dello pneumococco. Molto diffuso tra i bambini, provoca otiti, polmoniti e anche meningiti (ilCarlino).

 

Prima in classifica Emma Bonino, secondo Silvio Berlusconi, terzo Romano Prodi. I romagnoli hanno risposto così alla domanda della Voce su chi vorrebbero al Quirinale per il ‘dopo Napolitano’.

 

La storia. Fabio Aiuto è il 31enne riminese che dopo una laurea con lode e aver iniziato a lavorare come assicuratore decide di lasciare tutto. In treno legge un libro di Jodorowsky, “Quando Teresa si arrabbiò con Dio”, e a 27 anni decide di prendere i sacramenti. Da allora, zaino in spalla e Bibbia in tasca, vive da pellegrino (LaVoce).