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09 01 2015 | Rimini | Emergenza abitativa, Cgil: Ci sono 200 alloggi da recuperare

Venerdì, 09 Gennaio 2015

1Rimini | Emergenza abitativa, Cgil: Ci sono 200 alloggi da recuperare

 

In merito alla classifica che vede Rimini in testa tra le province italiane per l'elevato numero di sfratti, Andrea Buttafuoco del Sunia e Massimo Fusini della Cgil spiegano "che il problema, almeno per la nostra realtà, non riguarda tanto gli sfratti per finita locazione, non solo perché sono numericamente pochi: 54 casi nella provincia di cui 40 a Rimini, nell’arco di 5 anni, dal 2010/2014. Ciò perché diversi casi si sono già risolti spontaneamente, nell’incontro fra domanda ed offerta di abitazioni sul mercato privato, posto che nella finita locazione non è il fattore economico che mette in crisi il rapporto di locazione ma, semmai, la penuria di alloggi disponibili per l’affitto, un fenomeno storico datato, proprio del regime vincolistico, ormai superato".


Allora il "vero problema , cresciuto anche per effetto della crisi, secondo il sindacato "è in realtà dato dalle richieste di sfratto per morosità che, come è stato documentato, sulla scorta dei dati forniti dal Tribunale di Rimini, sono cresciute negli anni: da 1.242 del 2010 a 1.456 del 2013; mentre si ha un primo calo nel 2014 con 1.151 richieste; ma le esecuzioni vere e proprie, realizzate con l’ausilio della forza pubblica, nei 5 anni trascorsi: 2010/2014, sono state 1.330".


Servono "misure urgenti e politiche abitative di breve e medio tempo", ma quali? Qual è la strategia più efficacie per "alleggerire la tensione sociale presente ed il dramma di famiglie che perdono la casa perché non riescono a pagare gli affitti di mercato e non trovano risposte adeguate perché la mano pubblica non fa, nei modi e nei tempi giusti, la propria parte ed il mercato privato, nonostante le grandi opportunità fornite dagli incentivi fiscali (vedi la cedolare secca) non rappresenta comunque un alternativa praticabile per numerose famiglie?".


Il piano casa nazionale ancora manca dei decreti attuativi, ragion per cui il sindacato guarda verso Bologna. Fusini e Buttafuoco segnalano, quindi, "la necessità che la Regione, ed i Comuni, in particolare Rimini dove si registra il fenomeno più esteso ed acuto di emergenza abitativa, come dimostrano le numerose richieste di sfratto e le oltre 1.350 domande di Erp, e l’Acer in quanto azienda dei Comuni che opera su scala provinciale, si adoperino per realizzare interventi non solo assistenziali, di sopravvivenza e/o “pronto soccorso”, ma permanenti che operino su due fronti".


Il primo fronte riguarda "l’incremento del patrimonio abitativo pubblico a fini residenziali, rispetto al quale, questa amministrazione ha ereditato gli impegni assunti dalla precedente giunta Ravaioli, ma non ha aggiunto nulla di suo, mentre al contrario riteniamo sia possibile fare qualcosa di importante, attraverso la riqualificazione di alcune aree urbane e l’utilizzo delle importanti occasioni ed opportunità presenti nel mercato privato e perché no, partecipando anche alle aste del Tribunale per l’acquisto di immobili a costi molto convenienti. L’altra buona pratica, alla quale il Sunia e la Cgil hanno dato il loro appoggio, ma che dovrà dimostrare rapidamente di decollare, riguarda l’agenzia pubblica per la locazione, facendo tesoro delle esperienze fatte sino qui da Acer, senza inutili duplicazioni che possono gratificare l’ambizione personale di qualcuno/a, ma che finirebbero per bruciare risorse e mancare lo scopo. Avendo presente che le attuali condizioni del mercato privato della locazione sono, al momento, le migliori per operare con successo sul fronte dei prezzi offrendo in cambio garanzie adeguate ai locatori".


In termini pratici, "dalla prima misura è realistico aspettarsi almeno 100 alloggi fra il 2015/2016, da finanziarsi al 50 per cento da Acer e dal Comune di Rimini; riservandosi di presentare proposte convincenti alla Regione per il finanziamento di uno o più progetti di riqualificazione urbana con al centro l’Erp, che potrebbe interessare il complesso edilizio di via Balilla. Dalla seconda iniziativa, da realizzare con l’agenzia della locazione, è invece realistico aspettarsi qualche centinaio di alloggi, occorre soltanto molto impegno e buona volontà, le risorse, come ha dichiarato lo stesso Assessore Lisi, ci sono, mettiamole a frutto".

 

 


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