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19 12 2014 | Rimini | Cgil: Lavoro, il silenzio del sindaco di Rimini

Venerdì, 19 Dicembre 2014

2Rimini | Cgil: Lavoro, il silenzio del sindaco di Rimini

 

Tra gennaio e ottobre 2014 sono state 667.840 le ore di cassa integrazione ordinaria, oltre 4milioni per la cassa straordinaria, oltre 3 milioni per la cassa in deroga, per un totale che sfiora gli 8 milioni di ore. Settecentonovantasette il numero degli accordi per le sospensioni nell'artigianato. E' in questi numeri la ragione che ha portato un mese fa la Cigl, la Cisl, la Uil, Unindustria a e Ance a sottoscrivere un documento d'intenti "per avanzare proposte di riqualificazione del territorio urbano ambientalmente sostenibili che aiutino la ripresa nel settore delle costruzioni, massacrato dalla crisi (con la chiusura di moltissime imprese e la perdita di duemila posti di lavoro). Un fatto straordinario, come ha sottolineato qualche osservatore, dettato dalla necessità di sbloccare, assieme alle Amministrazioni Locali, la crisi del settore", spiega il segretario provinciale della Cgil, Graziano Urbinati.
"Abbiamo invitato, oltre un mese fa, le Amministrazioni Locali a convocare Consigli Comunali aperti per discutere delle ripercussioni sul nostro territorio dei provvedimenti del Governo sul lavoro (Jobs Act) e Legge di Stabilità (voucher, riduzione/superamento cassa in deroga, riforma delle Province…). Gli unici incontri ottenuti sono stati: quelli con gli Amministratori di Verucchio, Talamello, Maiolo e Santarcangelo di Romagna e il Consiglio Comunale aperto di Coriano".
A Rimini, la situazione è più difficile. "Sindaco e onorevoli parlamentari non solo non hanno ascoltato le proposte che abbiamo avanzato, ma non hanno neppure indicato luoghi istituzionali nei quali confrontarci in merito alle questioni più urgenti. Le uniche affermazioni, riportate dalla stampa, sono quelle di una pretesa patente di modernità e di contrasto al consumo del territorio. Vorremmo ricordare che, quando gli esponenti della politica di governo locale sponsorizzavano o al massimo tacevano, la CGIL denunciava, solitaria, i pericoli del consumo del territorio e dell’urbanizzazione selvaggia".
Il prefetto non può salvare la città al sorgere di ogni problema. "Ascoltare chi quotidianamente affronta i problemi del lavoro, che non c’è, sarebbe utile alla politica se vuole essere al servizio dei cittadini. Ricercare collettivamente soluzioni per cominciare a dare delle risposte ai problemi reali è un impegno non più rimandabile. Aeroporto, Fiera, Palas, ASL Romagna, appalti, crisi aziendali, trasporto pubblico, legalità, chi se ne deve occupare? Non si potrà continuare a bussare alla porta del Prefetto per ogni cosa".


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