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15 12 2014 | Rimini | Provincia, 134 dipendenti in esubero (costo 6,3 milioni)

Lunedì, 15 Dicembre 2014

1Rimini | Provincia, 134 dipendenti in esubero (costo 6,3 milioni)

 

Lavoro, gli esuberi negli enti secondo l'Unione delle province italiane (Upi) sono stati pubblicati questa mattina dal Sole 24 ore. Per la Provincia di Rimini, nell’articolo si parla di un’eccedenza di spesa per personale pari a 6,3 milioni di euro e di conseguenza (sulla base di un calcolo approssimativo) di 134 dipendenti in eccesso da ricollocare. Ma attenzione, commenta il presidente dell'ente Andrea Gnassi, "in verità, non si tratta di esuberi in senso tecnico, ma di personale a tempo indeterminato da ricollocare in altre amministrazioni (Comuni, Regioni, amministrazioni periferiche dello Stato), in virtù del trasferimento di quelle funzioni che non saranno più esercitate dagli enti di area vasta ‘riformati’. Funzioni che, come noto, allo stato della riforma Del Rio, e in attesa del confronto dei territori con le Regioni, sono numericamente molto limitate".
Si tratta di stime, aggiunge poi Gnassi, e i numeri sono "comunque sensibilmente inferiori a quelli medi delle altre province italiane e delle stesse province emiliano-romagnole, nell’ambito delle quali Rimini si colloca all’ultimo posto per eccedenze di spesa e di personale. Tali dati sono ascrivibili principalmente a due fattori: ‘la giovane età’ dell’Ente (nato solo 20 anni fa) e le politiche di personale condotte in questi anni che non hanno condotto, come avvenuto altrove, ad una ‘esplosione’ della pianta organica".
Non è il caso, comunque, di sottovalutare la questione perché "quelli citati (6,3 milioni di euro e 134 persone da ricollocare) restano numeri importanti, la cui reale e definitiva entità dipenderà dalla redistribuzione delle funzioni residue (rispetto a quelle assegnate con legge dello Stato) delegata alle singole Regioni". Al proposito nei prossimi giorni Gnassi incontrerà il presidente della Regione Stefano Bonaccini. "Si può ragionevolmente ipotizzare che la Regione si muoverà in una cornice fondata, da un lato, sulla ricerca - dice Gnassi - della massima efficacia nello svolgimento delle funzioni per garantire servizi di qualità ai cittadini, dall’altro, sulla tutela dei livelli occupazionali (come concordato con i Sindacati). Storicamente la Provincia di Rimini ha sempre svolto un numero elevato di funzioni delegate (con manifesto apprezzamento da parte della Regione per i risultati conseguiti), e non è improbabile che la Regione possa chiedere infine di continuare a svolgerle (con il necessario trasferimento di risorse relative), riducendo al minimo indispensabile anche i trasferimenti di personale ipotizzati sulla base dei dati Upi”.

 

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