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29 10 2014 | Rimini | Sette, il Gris lancia l'allarme 'vampirismo'

Mercoledì, 29 Ottobre 2014

tortora-scuroRimini | Sette, il Gris lancia l'allarme 'vampirismo'

 

Nell'avvicinarsi della 'notte delle streghe', questa la metamorfosi commerciale dell'antica vigilia di Ognissanti, il Gris di Rimini (Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa) lancia un allarme, raccogliendo le preoccupazioni di alcuni genitori, attraverso il gruppo di ascolto Sos Sette. L'azione dei genitori, contro una serie televisiva prodotta da una casa di produzione torinese con "vampiri veri", dà il là a Elena Melis del Gris per puntualizzare alcune cose. "Già lo scorso anno avevamo denunciato la pericolosità di questo fenomeno ed ora, raccogliendo la sollecitazione di questi genitori e consapevoli che si tratta di una realtà che sta crescendo a causa dell’opportunismo di alcuni e dell’inerzia di altri, rilanciamo l’allarme ripetendo che il vampirismo è strettamente legato al satanismo da una parte e al disturbo psichico dall’altra", precisa subito Melis.


"Il vampirismo infatti - spiega Melis - è classificabile sia come pratica legata al satanismo sia come condotta che la psichiatria descrive come perversione di tipo sadico. Molti esponenti di spicco di questo movimento sono riconosciuti come appartenenti al movimento satanista e hanno tutto l’interesse di negare le implicazioni legate alla malattia psichica e alle conseguenze che tali pratiche possono avere sulle persone coinvolte. Suggeriamo quindi di diffidare di chi afferma che il fenomeno sia solo un’altra moda tanto sciocca quanto innocua. Noi ci opponiamo alla superficialità nutrita in materia. Ciò che certamente non è innocuo è sottovalutare i rischi di un fenomeno che innocuo non è ed assistere passivamente al suo diffondersi".


Rimini non è immune da episodi legati al fenomeno e "solo pochi giorni fa - racconta Melis - i vampiri hanno festeggiato la “notte delle tenebre” in un locale riminese, già noto per essere un loro frequente ritrovo, e si preparano a continuare i loro incontri e riti nelle prossime settimane per avvicinare nuovi giovani e giovanissimi al loro lugubre mondo. Qui la superficialità si rende complice di un’attività patogena e fuorviante. I vampiri quando parlano di sé affermano di non commettere nulla di illegale e di bere il sangue, dopo aver tagliato o morso il “donatore”, solo da maggiorenni consenzienti ma ciò che accade o può accadere è molto più complesso di come lo rappresentano".


La responsabile del Gris, al proposito, cita la legge sulla violenza privata, laddove tutela la libertà morale, per definire il rapporto tra 'vampiri', persone che bevono sangue umano, e i donatori 'consenzienti' di sangue. Fino a che punto consenzienti? "La giurisprudenza a questo proposito osserva che il concetto di violenza non può essere circoscritto al solo impiego di energia fisica ma deve necessariamente comprendere l’uso di qualunque mezzo idoneo a coartare la volontà del soggetto passivo", ricorda Melis. "Quando si parla di consenso bisogna perciò ricordare che questo concetto sottende il presupposto che si sia liberi di scegliere e la propria volontà non sia coartata. Come sostiene il criminologo e psicologo Mario Ruocco , il consenso non sarebbe libero, ad esempio, se motivato da un sentimento di timore o di soggezione tali da condizionare la libertà di scelta di una delle parti. A tal proposito ci possiamo chiedere se il vantarsi di possedere una natura e poteri sovraumani non sia un elemento che può creare questo tipo di soggezione e così agire in modo da coartare la volontà".


I donatori, inoltre, sono consapevoli di quello che fanno? Si domanda Melis. "Se io non sono a conoscenza di cosa rischio nel commettere un’azione della quale ho apparentemente espresso il consenso in una condizione di libertà, quel consenso evidentemente è viziato: la persona ha sì espresso il suo consenso, ma non sapeva a cosa andava incontro quando ha scelto. Anche in questo caso ci possiamo domandare se il far credere di poter acquisire vantaggi o poteri particolari dalla relazione instaurata con il “vampiro” e dall’accondiscendere alle sue richieste non sia paragonabile ad una truffa dal momento che si prefigurano vantaggi che non ci saranno mentre potrebbero non essere spiegate le implicazioni e i rischi cui si potrebbe andare incontro. E di rischi derivanti dal praticare il vampirismo e il satanismo ormai se ne conoscono diversi e di varia natura, da quelli di natura fisica a quelli psicologici e spirituali. La cronaca nera, anche italiana, purtroppo ormai da tempo ha confermato ciò che gli studiosi del settore avevano già dichiarato. Prenderemo finalmente sul serio questi fatti?".


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