Scrivi qui la tua mail
e premi Invio per ricevere gratuitamente ogni mattina la nostra rassegna stampa

Aeroporto di Rimini, il prefetto rassicura: fra due mesi si riparte

Sabato, 25 Ottobre 2014

8bAeroporto di Rimini, il prefetto rassicura: fra due mesi si riparte

 

 

Contenere i danni, spandere a destra e a manca messaggi rassicuranti. È la linea scelta dai rappresentanti delle istituzioni – sindaco e prefetto – dopo la notizia choc della chiusura dell’aeroporto di Rimini il prossimo 31 ottobre.

Il prefetto Claudio Palomba elenca quelli che secondo lui dovrebbero essere punti fermi. Il 30 ottobre l’assemblea di Air Riminum deliberà l’aumento del capitale sociale a 3,1 milioni, così come prescritto dal bando Enac. Anzi, in quella sede verrà assunto l’impegno ad un ulteriore aumento significativo (il prefetto non lo ha specificato ma si parla fino a 10-12 milioni).

 

Dopo il 5 novembre (in tempi rapidi) Enac provvederà all’aggiudicazione definitiva della concessione alla società Air Riminum risultata vincitrice. Dopo l’aggiudicazione, la stessa società sarà disponibile ad incontrare le categorie economiche del territorio ed i lavoratori dell’aeroporto per illustrare il proprio piano industriale. Palomba ha invitato a comprendere le ragioni del riserbo finora mantenuto da Air Riminum. Inoltre dopo l’aggiudicazione parte la procedura per tutte le certificazioni necessarie al rilascio della concessione definitiva da parte di Enac. Probabilmente prima di Natale tutto questo sarà fatto, Enac stesso ha interesse a concludere la pratica entro il 31 dicembre perché dopo quella data cambiano le regole e tutto si complicherebbe. Se non ci sono incidenti di percorso, con l’anno nuovo l’aeroporto di Rimini sarà di nuovo aperto ai voli. Palomba ha cercato anche di gettare acqua su possibili focolai di polemiche: tutti hanno fatto quanto potevano, la partita non l’ha giocata solo il prefetto, ma tutti i soggetti istituzionali del territorio.

 

Da parte sua il sindaco Andrea Gnassi ha aggiunto a questa ricostruzione solo ciò che aveva già comunicato ieri: i contatti con i tour operator che portano i russi in aeroporto per spiegare che si tratta di una chiusura assolutamente momentanea e che, se al momento ripiegano sul vicino scalo di Ancona, entro poche settimane potranno tornare direttamente a Rimini.

Al prefetto Palomba abbiamo chiesto cosa è cambiato dalla riunione tenuta la settimana scorsa a Rimini e conclusasi con il comunicato che rassicurava circa la prosecuzione dei voli. Il prefetto ha ricorda che nel comunicato stesso si parlava della necessità di approfondimenti tecnici giuridici. Questi approfondimenti hanno portato alla conclusione che senza la presenza di un soggetto imprenditoriale che si assume tutti i rischi (non solo quello economico) Enac non poteva nominare un commissario ad acta. L’Ente non assume più gestioni dirette e quelle in essere le sta dismettendo.

 

In aeroporto dopo il 31 ottobre non c’è soggetto imprenditoriale perché cessa l’esercizio provvisorio della curatela fallimentare di Aeradria ed il Tribunale di Rimini non ha concesso una ulteriore proroga. Chiediamo al sindaco e al prefetto di dire se secondo loro la curatela ha spinto o meno perché fosse accolta una proroga. Il sindaco reagisce infastidito dalla domanda e non risponde, il prefetto dopo la conferenza stampa spiega: “Già è stato un fatto importante avere l’esercizio provvisorio. Di fronte alla richiesta di proroga, il Tribunale ha ragionato come gli compete: visto che la gestione sarebbe stata in perdita, non sarebbero stati tutelati gli interessi dei creditori”. Ma non si poteva far valere un superiore interesse pubblico del territorio, con tutto l’indotto che ne deriva? “Il Tribunale ragiona da Tribunale”.

Nel percorso indicato dal prefetto c’è solo l’incognita dei possibili ricorsi al Tar dei concorrenti che hanno perso la gara, i quali potrebbero chiedere la sospensiva in attesa del giudizio di merito. “In questo caso – risponde il prefetto – il Tar può tener conto dei superiori interessi pubblici del territorio”.

 

Dopo la conferenza di oggi in Provincia, la Uil è uscita con una nota per dire che non è accordo sull’atteggiamento “ora dobbiamo essere tutti uniti, ora dobbiamo tenere il profilo basso, ora dobbiamo stare tutti zitti”.

“Non ci stiamo, noi in questi anni abbiamo sempre cercato di fare capire che le cose all'interno dell'aeroporto non andavano.

In tempi non sospetti la Uil aveva denunciato pubblicamente tutto ciòche non andava all'interno di Aeradria: le risorse gestite (in maniera allegra), le infrastrutture interne non rispondenti alle reali esigenze dell' aeroporto, amministratori e dirigenti non in grado di gestire l’organizzazione interna dell' aeroporto.

Ora tutti stanno scaricando le responsabilitàsu altri soggetti, la UIL ritiene che le responsabilitàvadano cercate nella classe politica del nostro territorio: la politica ha giàfatto troppi danni, è bene che faccia un passo indietro”.


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

#bgRimini

Le nostre città con gli occhi di chi le vive. Voi scattate e taggate, noi pubblichiamo. Tutto alla maniera di Instagram