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Il 31 ottobre chiude l'aeroporto di Rimini

Giovedì, 23 Ottobre 2014

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Il 31 ottobre chiude l'aeroporto di Rimini

 

L'aeroporto di Rimini chiude il 31 ottobrem sarà quello l'ultimo giorno di operatività. Potrà poi riaprire verosimilmente dal 1 gennaio 2015 quando la società che si è aggiudicata la gestione, Air Riminum, potrà cominciare la propria attività. La parola definitiva l'ha detta il consiglio d'amministrazione dell'Enac riunito oggi a Roma.

 

"Il Consiglio di Amministrazione si rammarica che nonostante l’encomiabile impegno del Prefetto di Rimini, Claudio Palomba, e la piena collaborazione dell’ENAC la soluzione ipotizzata di una gestione provvisoria in attesa dell’immissione con decreto interministeriale del soggetto aggiudicatario del bando di gara, sia stata resa impossibile dalla mancata proroga, in qualunque forma, da parte del Tribunale fallimentare di Rimini dell’esercizio provvisorio della società Aeradria oltre il 31 ottobre 2014.
A partire dal 1° novembre prossimo, pertanto, risulta giuridicamente impossibile per l’ENAC e per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti intervenire con forme di gestione diretta, ancorché straordinaria, dell’Aeroporto di Rimini, per continuare l’operatività dello scalo".

 

Nella giornata di ieri,come aveva riferito Inter-Vista, c'era stata un'ennesima riunione a Roma per verificare se l'ipotesi avanzata dal Prefetto Paolmba - la nomina di un commissario ad acta da parte di Enac, una economia di gestione - poteva essere praticabile. La risposta è stata negativa. Da quel che è trapelato ieri è che l'Enac non potrebbe nominare un commissario ad acta in assenza di un soggetto imprenditoriale che si faccia carica degli eventuali rischi economici. Air Riminum è arrivata prima nella gara svolta da Enac nma ancora non ha i titoli giuridici per entrare in aeroporto. Si tratta di capire cosa è successo, visto che il prefetto Palomba dopo la riunione fiume svoltasi nei giorni scorsi a Rimini aveva diramato un cpomunicato che dava per certa la prosecuzione dei voli su Rimini. 

 

La chiusura, se tutto va bene, sarà limitata a soli due mesi. Ma certo il danno, anche di immagine, è enorme. Le compagnie che attualemnte fanno scalo a Rimini, vedi quelle che portano russe, doranno cercare un'alternativa per questi due mesi. E dopo che faranno?

 La speranza è che lo stop sia appunto limitato solo a due mesi. Da questo punto di vista l'Enac ieri ha cercato di spandere ottimismo.

"Il Consiglio di Amministrazione - si legge inoltre nel comunicato  -  ha ascoltato con attenzione la relazione presentata dal Direttore Generale Alessio Quaranta in merito alla situazione relativa all’Aeroporto di Rimini e ha espresso apprezzamento per la tempestività con cui la Direzione Centrale Sviluppo Economico e la Direzione Sviluppo Gestione Aeroporti hanno espletato le complesse procedure previste dal bando di gara, pervenendo, in tempi rapidi, all’aggiudicazione provvisoria alla società Air Riminum.
Il Consiglio garantisce che con altrettanta solerzia l’Ente porrà in essere tutte le azioni necessarie atte a velocizzare l'implementazione delle fasi procedurali previste nel bando di gara, nonché di tutta la normativa relativa al processo di certificazione in modo da procedere al più presto con l’affidamento definitivo delle gestione totale alla società Air Riminum, e alla piena operatività dello scalo, nell’interesse generale del settore e per evitare disagi ai cittadini e al territorio".

 

La decisione maturata a Roma farà discutere non poco. Il comunicato dell'Enac sembra addebitare ogni responsabilità al Tribunale di Rimini che non ha concesso una proroga all'esercizio della curatela fallimentare di Aeradria. Ma ci sono anche altri aspetti che nei prossimi giorni andranno esaminati. E' noto che in questi mesi i rapporti fra l'Enac e il curatore fallimentare non siano stati, per usare un eufemismo, idilliaci. Quanto hanno influito sull'evolversi delle cose? E colpisce anche il silenzio della politica di questi giorni: sono state fatte interrogazioni parlamentari sulle cordate in gara a bando ancora aperto e non si è avuta notizia di iniziative concrete a sostegno della prosecuzione dell'attività dell'aeroporto nei giorni e nelle ore in cui si prendevano gravi decisioni. A frittata ormai fatta, è intervenuta Giulia Sarti, del M5S, con una domanda però poco pertinente: "Come è possibile che il vincitore a punteggio pieno del bando Enac non avesse anche le garanzie necessarie per una gestione provvisoria?".


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