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23 10 2014 | Rimini | Inceneritori, il Comune firma l'appello contro l'articolo 35 dello'sbloccaItalia'

Giovedì, 23 Ottobre 2014

2Rimini | Inceneritori, il Comune firma l'appello contro l'articolo 35 dello'sbloccaItalia'

 

“La proposta del governo di programmare flussi di rifiuti sovra-regionali appare improponibile, se non è limitata a situazioni di emergenza o a fasi transitorie che precedano la realizzazione di nuovi e innovativi sistemi di recupero e smaltimento”. E’ questo il passaggio centrale della richiesta sottoscritta venerdì scorso dal Comune di Rimini, assieme ai comuni di Forlì, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Cesena, Bologna, Coriano, Sasso Marconi, Misano, Castelfranco Emilia, Fidenza, Soliera e le tre provincie di Bologna, Rimini, Ravenna, ed inviata al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro all’ambiente Gian Luca Galletti.


Obiettivo è fermare quanto disposto dall’articolo 35 del decreto 'sblocca Italia' laddove promuove l'aumento della capacità degli impianti di incenerimento, in "contrasto con gli obiettivi ambientali, ma soprattutto con quelli economici. Impianti di incenerimento che sono sistemi rigidi che richiedono una portata fissa di rifiuti, caratteristiche in contraddizione con gli adempimenti delle direttive comunitari e delle norme nazionali in materia".


La lettera precisa che “in Emilia Romagna è in corso una radicale trasformazione dal modello dell'auto-sufficienza provinciale al modello regionale. Il modello dell'auto-sufficienza provinciale ha creato un’ampia dotazione impiantistica per lo smaltimento dei rifiuti, sia attraverso discariche che inceneritori, molti dei quali sono stati realizzati o aggiornati negli ultimi 8 anni, a causa dei vincoli provinciali, che hanno impedito di realizzare economie di scala e razionalizzazione degli impianti. Gli impianti sono stati programmati e realizzati dalle comunità locali, attraverso scelte di forte impatto sociale ed economico, poiché gli investimenti sono stati finanziati attraverso le tariffe e le società dei servizi, che sono in larga parte di proprietà degli enti, o con capitale a maggioranza pubblica”.


Si chiede anche alla Regione di "impugnare il testo approvato dal Governo nelle sedi opportune. I Comuni emilianoromagnoli firmatari auspicano che sia elaborata una legge per l'uso razionale delle risorse, che contenga un’analisi strategica di un sistema integrato di smaltimento rifiuti a scala europea; la pianificazione degli impianti di smaltimento italiani, prevedendo dismissioni e sostituzioni con impianti di recupero, sostenuti da incentivi diretti e indiretti; incentivi economici e fiscali per i territori con i migliori risultati in termini di riduzione frazione residua, e raccolta differenziata della frazione organica; nonché il riordino del sistema Conai".


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