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07 10 2014 | Rimini | Pd, Alvisi, D’Andrea, Pruccoli e Rossi alle Regionali

Martedì, 07 Ottobre 2014

1Rimini | Pd, Alvisi, D’Andrea, Pruccoli e Rossi alle Regionali

 

Passa con sole cinque astensioni e nessun voto contrario la proposta del segretario provinciale del Pd Juri Magrini per le candidature riminesi alle regionali del 23 novembre. Voto quasi unanime quindi per Sonia Alvisi e Nadia Rossi, Giorgio Pruccoli e Christian D’Andrea.
“’E stata compresa la ratio della mia proposta, costruita nel corso delle consultazioni dell’ultima settimana”, spiega Magrini. “Mettiamo così – sottolinea – a disposizione degli elettori dei profili con la giusta esperienza e competenza sia politica sia amministrativa per affrontare le tematiche che a noi interessa seguire in Regione. Dalla sanità ai rifiuti, dalle infrastrutture al servizio idrico”.

Ex sindaco di Verucchio, Pruccoli concretizza le aspettative della Valmarecchia così come specularmente l’ex sindaco di San Clemente, D’Andrea, fa per la Valconca. “Due ex amministratori delle valli, che in quelle valli ricoprono o hanno ricoperto ruoli di responsabilità politica o coordinamento”.
Assessore del Comune di Rimini è Nadia Rossi, “con deleghe importati, come formazione e politiche del lavoro. Assolutamente spendibili in funzione delle Regionali”. Sonia Alvisi è, invece, una libera professionista, un’esponente “della società civile”.
Sulla carta, avendo eliminato il listino bloccato, Rimini conta di portare a Bologna due consiglieri. “Abbiamo confezionato una proposta equilibrata, in cui tutti e quattro partono più o meno con le stesse possibilità di vincere questa sfida. E’ una competizione vera – conclude Magrini - che farà bene al Pd. Sono molto contento perché dalla direzione di ieri sera il partito esce rafforzato”.


Tra gli aspiranti candidati, Paolo Russomanno ha ritirato la sua candidatura. Cattolichino, renziano della prima ora, a capo del comitato riminese pro Bonaccini, ieri ha spiegato le sue motivazioni prima a Magrini e successivamente a tutta la direzione. “Una scelta difficile ma serena, avvenuta avendo come unico punto fermo la coerenza e la dignità di un percorso politico”, spiega Russomanno. “Ho dato al Segretario Magrini la mia disponibilità nel quadro di uno sforzo che fosse capace di interpretare da un lato la ricomposizione del confronto avvenuto per la segreteria provinciale, e dall'altra di portare al contempo la zona Sud intera e una nuova classe dirigente ad essere interlocutori di dignità condivisa e riconosciuta”.
Schivo alla logica di un “ confronto muscolare figlio di chi produce grandi strategie dalle gambe fatalmente corte”, Russomanno guarda con disappunto alle ultime settimane, in cui “ha prevalso il gioco dei veti incrociati, delle legittime quanto solitarie ambizioni personali, dei tentativi di ricomposizione di vicende magari proiettate tutte a scenari futuri”. “A questo gioco non ho mai inteso partecipare, e venuta meno quella che era la visione politica per una mia candidatura, ho ritenuto che fosse cessato anche il tempo della mia disponibilità, che pure aveva incrociato anche il consenso di varie zone territoriali, anche oltre la sola zona Sud. Sapevo che, nell'ambito di una campagna competitiva, avrei potuto farcela, anche grazie al sostegno delle tante donne e dei tanti uomini che hanno fatto il mio nome in queste settimane”.


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