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06 10 2014| Rimini | Export, buone performace per abbigliamento e macchine per il legno

Lunedì, 06 Ottobre 2014

neroRimini | Export, buone performace per abbigliamento e macchine per il legno

 

Ha chiuso con una crescita del 5,8% nel secondo trimestre 2014 l’export dei distretti dell’Emilia Romagna, in accelerazione rispetto ai mesi precedenti e con una dinamica migliore rispetto a quella dei distretti italiani (+3,1%). 17 su 19 hanno chiuso il trimestre in positivo, sostenuti ancora una volta dai brillanti risultati dei due distretti principali per valori esportati: le piastrelle di Sassuolo (+7,9%) e le macchine per l’imballaggio di Bologna (+4,3%). Sono questi i principali dati che emergono dal Monitor dei distretti industriali dell’Emilia Romagna curato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Carisbo, Cariromagna e Banca Monte Parma.


Si conferma la buona performance dei distretti dell’alimentare: i salumi del modenese (+2,6%), l’alimentare di Parma (+7,1%), l’ortofrutta romagnola (+8,7%), i salumi di Parma (+2,5%), il lattiero-caseario Parmense con un incremento a due cifre (+20%), il lattiero caseario di Reggio Emilia (+3,4%) e i salumi di Reggio Emilia (+7,5%). In crescita anche il settore della meccanica trainato dalle macchine utensili di Piacenza (+49,73%), dalle macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (+3,4%), dai ciclomotori di Bologna (+6,4%), dalla food machinery di Parma (+5,2%), dalle macchine per il legno di Rimini (+5,5%). Segno più anche per le macchine per l’industria ceramica di Modena e Reggio Emilia secondo i dati ACIMAC (+31,8%). Bene i mobili imbottiti di Forlì (+3,1%). Nel sistema moda risultati positivi per l’abbigliamento di Rimini (+6,9%) e le calzature di San Mauro Pascoli (+14%), mentre chiudono in negativo la maglieria e abbigliamento di Carpi (-10%) e le calzature di Fusignano Bagnacavallo (-14,8%).


L’analisi per sbocco commerciale conferma la miglior dinamicità nei mercati maturi (+8,7%), rispetto a quelli emergenti (+0,7%), trainati dalle vendite in Germania (+11,3%) e Stati Uniti (+17,2%). Bene le vendite anche in Spagna e Paesi Bassi, mentre arretra l’export verso il Canada. Sui nuovi mercati spicca il balzo di vendite in Indonesia, mentre si segnalano segni meno in Ucraina, Egitto, Turchia e India. Alla luce delle crescenti tensioni con la Russia è interessante quantificare la rilevanza di tale mercato per le imprese regionali. Nel 2013 l’export dei distretti dell’Emilia Romagna verso il mercato russo-ucraino è stato di 695 milioni di euro, pari al 6,4% sul totale esportato, un peso maggiore rispetto sia a quello delle esportazioni manifatturiere italiane (3,4%), sia al totale delle esportazioni distrettuali (4,3%). In particolare il mercato russo-ucraino ha un peso rilevante per i distretti dell’abbigliamento di Rimini e per le calzature di San Mauro Pascoli.


Risultanti contrastanti per i poli tecnologici regionali: alla crescita del polo ICT di Bologna e Modena (+2,4%) e del biomedicale di Mirandola (+1,4%), si contrappone il calo delle esportazioni del biomedicale di Bologna (-11,5%) che condiziona la performance complessiva.


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