Scrivi qui la tua mail
e premi Invio per ricevere gratuitamente ogni mattina la nostra rassegna stampa

24 09 2014 | Rimini | Economia, Unindustria a Gnassi: Sblocca l'edilizia

Mercoledì, 24 Settembre 2014

1Rimini | Economia, Unindustria a Gnassi: Sblocca l'edilizia. Meno sogni più fatti

 

Ieri la giunta e il consiglio di Unindustria Rimini si sono riuniti per esaminare lo stato di grave crisi che colpisce l'imprenditoria riminese. E' necessario, questa la rinnovata presa di coscienza da parte degli industriali, che l'attività amministrativa a Rimini sblocchi alcuni atti fondamentali, ma attualmente tenuti ben chiusi nei cassetti del sindaco Andrea Gnassi.  A partire dall'approvazione definitiva di psc e rue.
"Come sappiamo l'economia della provincia di Rimini è sostenuta da due pilastri: il turismo e l'industria. Se da una parte occorre sostenere il turismo dall'altra occorre favorire lo sviluppo dell'industria manifatturiera e delle costruzioni". Il dato di partenza, secondo gli industriali è che "in ambito locale il driver che muove trasversalmente diversi settori è proprio quello delle costruzioni. E' quindi da qui che occorre ripartire con un'azione concreta e indispensabile da parte delle autorità locali".


Il Comune di Rimini, dicono gli imprenditori, sembra aver effettuato una piccola mossa. "Diamo atto al sindaco Andrea Gnassi, che l'attività indirizzata alla realizzazione del nuovo sistema fognario e della viabilità, sembra avere intrapreso la giusta direzione. Ma non basta". Dal 2013 al 2014 (Periodo di riferimento terzo trimestre aprile-giugno, dati Cassa Mutua Edile di Rimini) in provincia le aziende edili sono passate da 409 a 325 (- 20%), i lavoratori da 2.075 a 1.595 (- 23%) con un calo delle ore lavorate pari al 22%. Dati ancora più sconfortanti se si confrontano i numeri del 2014 e del 2008 con le aziende in calo del 47,58%, i lavoratori del -51,18% e le ore lavorate del 57,17%. (Fonte Cassa Mutua Edile Rimini)


Fermo restando il punto di partenza comune, che è l'imprescindibile stop all'ulteriore consumo del suolo, gli industriali tornano a chiedere non nuove aree da destinare all'edilizia, ma tutti i provvedimento bloccati negli uffici dell'amministrazione: "norme chiare e incentivi per potere ristrutturare partendo dalla rigenerazione urbana (ad es miglioramenti per favorire il risparmio energetico e tutti gli interventi indirizzati alla sicurezza, in particolare quella sismica); approvazione definitiva del RUE e del PSC del comune di Rimini; appalti pubblici anche a portata delle nostre imprese (recentemente abbiamo rivolto un appello alle amministrazioni locali affinché si adeguino alla legge 106/2011 dando la possibilità di fare lavorare le aziende, con affidamento di lavori pubblici, tramite procedura negoziata per importi fino a un milione di euro); concretizzazione delle analisi fatte dal Piano strategico per dare il via ai grandi progetti per Rimini che potranno partire solo nel momento in cui ci sarà la certezza che ci sia il ritorno economico per chi investe; alleggerimento della pressione fiscale (TASI e TARI); alleggerimento della macchina burocratica chiedendoci se nell'attesa delle riforme, non si possa fare qualcosa di concreto in ambito locale per cercare di snellire, a regole invariate, la macchina amministrativa locale.
Particolare attenzione dovrà essere data, inoltre, al nuovo corso della Provincia in quanto desta qualche preoccupazione il passaggio di alcune sue funzioni alla Regione, come ad esempio gli uffici per l’impiego".


Un appello accorato, quello degli industriali, viste le 758 aziende chiuse in un anno e le 50 aziende fallite da gennaio. "Il tempo dei progetti deve rimanere ieri. Oggi occorre agire con determinazione nella convinzione che per uscire dalla crisi sia indispensabile un atteggiamento di fiducia verso il futuro. La nostra categoria continuerà a mettersi in gioco. Le nostre imprese in questi anni si sono ristrutturate per potere superare la crisi. Hanno investito in export e innovazione, anche grazie alle azioni di supporto dell'Associazione, e hanno intrapreso la strada del taglio dei costi. Ma come imprese siamo convinti di dovere fare ancora di più. Auspichiamo che la stessa via venga scelta dalle pubbliche amministrazioni con un impegno concreto da parte di tutti per fare finalmente ripartire la crescita".


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

#bgRimini

Le nostre città con gli occhi di chi le vive. Voi scattate e taggate, noi pubblichiamo. Tutto alla maniera di Instagram