Scrivi qui la tua mail
e premi Invio per ricevere gratuitamente ogni mattina la nostra rassegna stampa

Gnassi e la dichiarazione quotidiana

Martedì, 15 Luglio 2014

4bGnassi e la dichiarazione quotidiana

 

A ciascun giorno basta la sua dichiarazione. È la versione attuale del vecchio adagio popolare che invitava a non aggiungere affanni, ne basta uno al dì.
Della pratica quotidiana della dichiarazione è maestro il sindaco Andrea Gnassi. Ho dichiarato, ergo sum. Non importa ciò che dico, ma quando e come lo dico. L’ho dichiarato io, quindi esiste. È la realtà che è chiamata a corrispondere alle dichiarazioni, non il contrario.


Si prendano, ad esempio, le dichiarazioni rilasciate a più riprese sulla trilogia estiva composta da Molo Street Parade, Notte e Al Meni. Tutte con un unico messaggio: l’Italia è in crisi, ma Rimini è stata capace di costruire un evento di successo che…bla, bla, bla. Il resto lo conoscete già. Messaggio nemmeno troppo sottinteso di queste dichiarazioni è che a Rimini la crisi non c’è, o c’è molto molto meno,  perché Rimini ha un’amministrazione e un sindaco che organizza questi eventi che tanto deliziano il popolo delle vacanze.


Passa qualche giorno e arriva quella che qualche intellettuale un po’ retrò chiamerebbe “la dura replica della storia”.  Il Sole 24 Ore pubblica una classifica dalla quale si apprende che quello di Rimini è fra i quindici territori italiani che più hanno sofferto della crisi dal 2007 al 2013.  Non sono opinioni, sono alcuni dati su una serie di indicatori messi in fila uno dietro l’altro. I numeri, che nelle dichiarazioni sulla Notte Rosa ballano allegri (15 milioni di presenze in nove anni, due milioni di presenze nel 2014, centinaia di migliaia di posti di lavoro) nella dichiarazione sui dati della crisi vengono relativizzati (“uscendo dai soli numeri”) o ricondotti al già saputo (“Classifiche dunque che non fanno altro che rivelare ciò che tocchiamo con mano ogni giorno”).


Ma come: non ci avevate raccontato che grazie alla trilogia estiva gnassiana vivevamo quasi nel migliore dei mondi possibili? E adesso ci raccontate che sì, può darsi che ci sia la crisi ma non è altro che quella che c’è in tutta Italia e quindi…


Stando un attimo nel merito delle classifiche del Sole 24 Ore, si capiscono anche certe tendenze emerse nelle dichiarazioni dei redditi, per le quali il fratello gemello di Gnassi, il presidente della Provincia Stefano Vitali, ha sempre gridato ai riminesi etichettandoli come incalliti evasori. Si aspetta qualche dichiarazione di rettifica, di aggiustamento del tiro, ma dubitiamo che mai arrivi. Anche perché il gioco della dichiarazione quotidiana serve a mettersi in bella mostra, a confermare le proprie tesi sulla realtà, a dispetto della realtà.


Si dirà che questo è il mestiere dei politici, sotto ogni sole e sotto ogni bandiera. Vero. Però non si può far meno di osservare che forse il dichiarazionismo gnassiano, con le sue piroette, giravolte e quadrupli salti mortali, si impone all’attenzione nel deserto totale di ogni altra voce. Come dicono oggi gli intellettuali, la sua è una narrazione esclusiva. Non fosse per quei pierini un po’ datati di Dreamini, che hanno preso di petto la questione di Fiera e Palacongressi, per il resto come nelle temperature delle previsioni del tempo bisogna dire “non pervenuto”.


Il sindaco Gnassi può fare il bello e cattivo nella narrazione della città perché non c’è nessuno che ne proponga una alternativa, con altrettante forza e autorevolezza. L’area del centrodestra è ridotta quasi ad un ectoplasma (in una recente intervista l’on. Pizzolante, che ne dovrebbe essere uno dei leader, ha teorizzato il per sempre con Renzi, quindi con il partito di Gnassi), le associazioni di categoria o sono affossate dai debiti o proseguono nella politica di consociativismo poco virtuoso. Che altro resta? La dichiarazione quotidiana di Gnassi.


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

#bgRimini

Le nostre città con gli occhi di chi le vive. Voi scattate e taggate, noi pubblichiamo. Tutto alla maniera di Instagram