GIORNALAIO 29.10.2013

Martedì, 29 Ottobre 2013

giornalaioNuova Questura, vicino l'accordo. Aeradria, la sentenza slitta. Trc, nuovi ricorsi. Crisi e imprese, la lettera di Lami (Cdo) e il tavolo del prefetto

 

Nuova questura, vicino l'accordo con il proprietario. "ALLA FINE ha ‘ceduto’. Pur di non tenere l’immobile ancora inutilizzato per altri anni, dopo i dieci già passati invano, Gianfranco Damerini ha raggiunto un accordo di massima per affittare la nuova Questura. Una trattativa complicata, che ancora deve perfezionarsi nei dettagli, ma ormai arrivata in porto. Mancano soltanto il via libera dall’Agenzia del demanio nazionale, dopo che quella regionale ha già dichiarato «congruo» il nuovo canone d’affitto pattuito, e poi la firma del ministero dell’Interno per il contratto con Da.Ma., la società immobiliare di Damerini che ha realizzato la Questura (investendoci sopra quasi 50milioni di euro). Secondo il prefetto Palomba, in prima linea per riuscire finalmente ad aprire la struttura, la nuova Questura dovrebbe inaugurare in estate. Damerini, stavolta è la volta buona, oppure salteranno fuori altre sorprese? «Non dipende da me, io quello che potevo fare l’ho fatto. Tutte le volte spero che sia la volta buona, e questa in effetti dovrebbe esserlo, ma aspettiamo a cantare vittoria». Su che cifra avete trovato l’accordo? Si parla di una somma tra 1,5 e 2 milioni... «Mi spiace, ma di cifre non voglio parlare. Ripeto, aspettiamo che ci sia un contratto firmato, nero su bianco. Io finché non vedo non credo»", ilRestodelCarlino (p.6).

 
Aeradria, la decisione promessa dalla stampa ieri non è mai arrivata. "Tutto rinviato per Aeradria. Ieri il tribunale non ha deciso, come invece sembrava orientato a fare in un primo momento. E, così, la parola fine sulla salvezza o sul fallimento della società di gestione dell’aeroporto Fellini viene, di fatto, ancora una volta, rinviata. Ma questa volta per un motivo prettamente tecnico: la mancanza di un giudice che, proprio ieri, è dovuto partire per Firenze per partecipare ad un corso promosso dal Csm. La città, dunque, sulle sorti dello scalo riminese è costretta a rimanere di nuovo col fiato sospeso. Ma fino a a quando? Difficile dirlo, a questo punto. Visto che il terzo componente del collegio dei giudici dovrebbe tornare al suo posto mercoledì. Costringendo, così, l’organo giudiziario a riunirsi in camera di consiglio non prima di giovedì", NuovoQuotidiano (p.4).
Maurizio Melucci, invece, smentisce il complotto bolognese. "“Questa è dietrologia, da cui mi dissocio completamente. Siamo di fronte a una vicenda giudiziaria, qui stiamo parlando di tribunali... Non c’è davvero alcuna ragione politica di mezzo”, risponde a domanda diretta. E aggiunge: “Purtroppo l’aeroporto è un problema tutto nostro”. Ma da ex amministratore dalla lunga esperienza riminese si dice convinto che questo scalo abbia i numeri, in particolare per quanto riguarda il lowcost. “Non avendo mai fatto parte del cda (d’altronde il Comune è un piccolo azionista...) non ho avuto occasione di seguire da vicino la gestione diretta, che immagino complicata. Certo è che l’aeroporto ha una sua strategicità per i riflessi turistici. E il flusso di stranieri, russi in particolare, dimostra che ha una sua precisa vocazione. Per la Regione che sta puntando tutto sull’internazionalizzazione a maggior ragione”", LaVocediRomagna (p.13).
"NEL frattempo però l’inchiesta della Procura potrebbe registrare presto altre novità, scaturite dagli interrogatori fiume che si sono consumati nei giorni scorsi. Ieri, sotto il ‘torchio’ del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza è finito di nuovo Massimo Vannucci. L’amministratore delegato di Riviera di Rimini Promotion ed ex vice presidente di Aeradria, era stato sentito per 12 ore appena giovedì scorso. Ieri mattina, accompagnato dal suo difensore, Alessandro Catrani, è tornato in caserma per rispondere ad altre domande delle Fiamme Gialle. Hanno cominciato alle 9, chiudendo i verbali solo alle 18 passate, e con solo un’ora di pausa. Anche lui è accusato di falso in bilancio e bancarotta fraudolenta, relativa questa al fallimento di Air. E sarebbe proprio sui bilanci e sui pagamenti fatti delle varie società coinvolte nel tracollo che stanno puntando gli investigatori. Pagamenti preferenziali ai fornitori (biglietti e vettori) soprattutto, che sarebbero stati effettuati quando la crisi di Air era ormai conclamata. ‘Dissipazione’, così la definiscono gli inquirenti", ilCarlino (p.9).


Trc, nuovi ricorsi. "Il Trc non piace ai residenti di via Serra. E così alle proteste si aggiungono le carte bollate. Quelle a cui stanno ricorrendo, in questi giorni, diversi proprietari d’immobili, almeno sei, sette, interessati dalla demolizione prevista nel progetto redatto dall’Agenzia mobilità. “Questa è una vicenda poco chiara - afferma l’avvocato Fiorenzo Alessi - e siccome anch’io ne sono coinvolto, in quanto proprietario di un immobile, domani (oggi, ndr) presenterò un esposto alla Procura della Repubblica, anche in rappresentanza di altri titolari di costruzioni espropriate”", NQ (p.3).


Crisi e aziende, l'invito della Cdo riminese agli imprenditori locali a partecipare all'assemblea del 25 novembre a Milano. "Il durissimo periodo storico ci obbliga ad andare al fondo del nostro fare impresa. Il profitto o la rendita non sono sufficienti a reggere la fatica dell’intraprendere, solo quel desiderio del cuore - se educato - accende la voglia di ricominciare fino a inventare forme più efficaci per affrontare il mercato. Il tradimento del desiderio è ancora più evidente di fronte a un imprenditore che fallisce: viene considerato da tutti un “fallito”. Al contrario non è un uomo finito, ma un uomo che ha dentro sé quel “cuore” irriducibile capace di farlo ripartire, anche sotto le più gravi nefandezze. In alcuni casi negli Stati Uniti i fallimenti lavorativi sono considerati asset positivi, perché quelle persone hanno saputo affrontare momenti difficili e sono più pronti per le nuove sfide. Ma allora cosa ci manca se abbiamo già tutto in noi? Cosa ci serve per usare al meglio questo cuore, che ci permette di ricominciare sempre? Il problema è che, in ultima istanza, siamo soli nelle nostre difficoltà. Davanti alle nostre aziende che fanno fatica non siamo in grado di fidarci di nessuno, tante volte preferiamo soccombere piuttosto che aprirci. Nella mia esperienza sono stati decisivi amici che si sono messi al mio fianco. Non facendo al posto mio, o dandomi una pacca sulla spalla, ma aiutandomi, guardandomi e trattandomi a partire dal mio desiderio. Se un uomo è valorizzato per la sua grandezza e quindi amato per questo, è più in grado di trovare soluzioni ai suoi problemi, è instancabile nel lavoro e indomabile davanti agli eventi sfavorevoli", LaVoce (p.11).


Nuovo tavolo del prefetto per salvaguardare l'occupazione in tempi di crisi, NQ (p.9).