GIORNALAIO 28.10.2013

Lunedì, 28 Ottobre 2013

giornalaioAeradria, il giorno del giudizio. Pio Manzù, cultura da esportazione. Congresso Pd, Magrini supera Russomanno

 

Aeradria, attesa oggi la decisione del giudice. "Lunedì 28 ottobre 2013. Una data che entrerà di diritto nella storia cittadina. E che segnerà, a caratteri cubitali, la sorti di Aeradria e dell’aeroporto Fellini. Vita o morte, insomma. Sarà così il lunedì delle grandi decisioni, quello di oggi, per il collegio dei giudici riunito da sabato in camera di consiglio. E sul presidente Rossella Talia peserà, come un macigno, la scelta fatta. Optare per la revoca del concordato, come richiesto dal commissario giudiziale, Renato Santini, significherebbe non solo il dissolvimento di Aeradria, ma anche la paralisi dell’aeroporto, tra voli azzerati e saracinesche abbassate, e la perdita del lavoro per i settantacinque dipendenti. Ascoltare, invece, la posizione degli avvocati della Spa e accogliere così le loro richieste che portano dritte verso la salvezza della società a capitale pubblico e alla prosecuzione dell’attività aeroportuale, vorrebbe dire smentire il perito, da lei stessa nominato, e il sostituto procuratore, Gemma Gualdi, che vedono nel fallimento l’unica strada giuridica percorribile per un società che ha totalizzato perdite per 38 milioni di euro, di cui 21,5 solo nel 2012", NuovoQuotidiano (p.3).


Cultura da esportazione. "Il Centro Pio Manzù potrebbe passare in mano agli arabi, da sempre vicinissimi alle attività che la struttura sta portando avanti. Al momento è solo un’ipotesi di lavoro, ma i contatti è certo sono ben avviati. In pole position partono il Qatar e il Kuwait, altri però potrebbero essere i soggetti interessati a rilevare la creatura di Gerardo Filiberto Dasi che ha gettato un solido ponte fra l’Europa e il mondo Arabo. “La Palma e l’Abete. Dialoghi interculturali fra Europa e Mondo Arabo: i comuni obiettivi per il reciproco sviluppo” è del resto il tema scelto per le Giornate internazionali 2013 giunte alla 44esima edizione. Il primo a confermare l’ipotesi e i contatti è lo stesso Dasi, 89 primavere alle spalle, che con rammarico continua a ricorda: nessuno è profeta in patria. “Da sempre - sottolinea Dasi - siamo apprezzati a livello mondiale, molto meno a livello locale. Lo dico con tanta amarezza. Stiamo lavorando ad alcune ipotesi per dare un futuro concreto al Centro, alle Giornate e al Premio. Abbiamo provato, in passato, a cercare partner locali, ma le trattative sono sfumate. E ora ci rivolgiamo a interlocutori internazionali, per i quali il nostro status, il nostro marchio e il nostro modello operativo sono un valore”. L’ipotesi a cui sta lavorando è la vendita del marchio, dell’organizzazione, delle Giornate, insomma l’intero pacchetto", LaVocediRomagna (p.9).

 
Pd a congresso, una battaglia dei numeri sul filo di lana tra Juri Magrini per Cuperlo e Paolo Russomanno per Renzi. "La distanza è comunque ridottissima, appena cinque delegati, 57 a 52 per il candidato cuperliano, anche se la forbice è virtualmente un po' più ampia a causa della maggiore quantità di resti di cui gode Magrini. La battaglia è in ogni caso apertissima. Oggi c'è l'ultimo congresso riminese – si vota al Quartiere Centro Storico - mentre tra la giornata odierna e martedì si vota a Poggio Berni e Torriana (congresso unico), a Verucchio, Misano e in altri centri della Valconca. Sarà dunque qui che si deciderà la partita. In ballo 48 delegati, 19 oggi e 29 domani, su 191 totali", NQ (p.5).
"Il tentativo di ‘fuga’ di Magrini è iniziato l’altra sera, dopo la netta vittoria ottenuta nel V Peep Ausa (‘regno’ di Gnassi e Petitti): 99 voti a 22, con 10 delegati ottenuti contro i 2 di Russomanno. Quest’ultimo si è preso una parziale rivincita nella ‘sua’ Cattolica, con 6 delegati per lui e uno solo lasciato al rivale; in termini di voti 98 a 17. Il totale delle preferenze vede Juri Magrini a quota 718; Russomanno a 578", ilRestodelCarlino (p.6).


Lavoro, i frontalieri non sono contenti delle soluzioni proposte dai parlamentari riminesi e stanno organizzando una manifestazione per il 16 novembre. "Tema centrale dell’incontro di sabato l’incertezza sulla riconferma della franchigia, “per l’ennesima volta - incalzano dal Coordinamento dei frontalieri - legata all’approvazione di un emendamento della legge di stabilità”. Non meno importante, “il grave salasso economico” introdotto dall’acconto Irpef che non tiene conto della franchigia. Meglio non va sul versante sammarinese: discriminati dalla tassa etnica con il rimborso che arriva solo in parte e per giunta accreditato sulla Smac, quindi spendibile solo nei confini della Repubblica. Per questi e altri motivi collegati, partirà la mobilitazione", LaVoce (p.9).


E' riminese per parte di madre uno dei collaboratori del premio Nobel per la chimica Martin Karplus, si chiama Marco Cecchini e ha 38 anni. "Dottor Cecchini come avviene il contatto con il professor Karplus? «Finiti gli studi sono andato all’Università di Zurigo nel Dipartimento di Biochimica. Ho terminato gli studi con Amedeo Caflish che era con il professor Karplus ad Harvard. E’ stato lui a suggerirmi di andare all’Università di Strasburgo dove c’era Karplus per incontrarlo». Come è stato il primo contatto con questo grande studioso? «Mi ha portato subito a pranzo fuori e lì abbiamo parlato. Prima di tutto mi ha chiesto quale era il mio sogno». Lei cosa ha risposto? «Che volevo cercare di capire come disegnare le molecole»", ilCarlino (p.2).