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Gassman regista al teatro Galli con ‘Fronte del porto’

Martedì, 05 Febbraio 2019

(Rimini) Dopo una prima prova di successo con ‘Qualcuno volò sul nido del cuculo’, Alessandro Gassmann riveste i panni del regista per dirigere un altro adattamento cinematografico “dall'intensa carica emotiva e sociale”, sottolineano dal Comune di Rimini. ‘Fronte del porto’ andrà in scena al teatro Galli venerdì 8 e sabato 9 febbraio alle 21 e domenica 10 febbraio alle 16. “Gassman sceglie ancora una volta come protagonista Daniele Russo, affiancato sul palco da altri dieci attori, per un testo che, rispetto all’originale firmato da Budd Schulberg (autore anche della sceneggiatura del film di Elias Kazan con Marlon Brando) cambia luoghi e tempi dell’azione: dagli Stati Uniti degli anni Cinquanta ci si sposta nella Napoli degli anni Ottanta, dove la camorra era organizzata e presente tra gli operai del porto industriale”.
La riscrittura dell’opera è stata affidata a Enrico Ianniello che, come spiega, fonde “le suggestioni del testo originale con quelle dei poliziotteschi napoletani, per giocare dal punto di vista formale con le musiche di quei film, con i colori sgargianti della moda casual degli anni Ottanta, con i riferimenti culturali di quell’epoca (giusto per citarne uno: l’oro alle olimpiadi di Mosca di Patrizio Oliva, sicuramente un modello per il nostro protagonista), e con una lingua napoletana che in quei film si va italianizzando per darsi una veste di dignitosa comprensibilità nazionale senza perdere il proprio carattere e il proprio bagaglio espressivo. Era quella, inoltre, un’epoca in cui la città stava cambiando pelle nella sua organizzazione criminale; gli anni del terremoto, gli anni di Cutolo. Anni in cui il porto era sempre di più al centro di interessi diversi, legali e illegali”.
Spiega il regista: “Credo che in questo momento in questo paese non ci sia storia più urgente da raccontare di Fronte del Porto. Una comunità di onesti lavoratori sottopagati e vessati dalla malavita organizzata, trova attraverso il coraggio di un uomo, la forza di rialzare la testa e fare un passo verso la legalità , la giustizia, la libertà”. Nello spettacolo si ricostruisce “la vita del porto, le vite degli operai, i loro aguzzini, attaccandoci ai suoni, ai rumori, ai profumi ed alla lingua di questa città. Cerco sempre di ricostruire mondi credibili nei miei spettacoli, pensando ad ogni tipo di pubblico, nella convinzione che ora come non mai il teatro debba essere arte popolare, di difficile esecuzione, ma di semplice fruizione. In Daniele Russo ho trovato un interprete ideale e credibile per raccontare i limiti ed i difetti umani di protagonisti imperfetti, ma proprio per questo emozionanti”.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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