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Brucia rifiuti, denunciato dai carabinieri

Lunedì, 19 Novembre 2018

(Rimini) E’ stato denunciato all’Autorità Giudiziaria dai Carabinieri Forestali della Stazione CC Forestale di Rimini un cittadino italiano di origine macedone, titolare di una impresa edile, che aveva acceso, all’interno di un terreno utilizzato per depositare attrezzature e materiali di cantiere, un rogo per bruciare plastiche, legni, pareti di cartongesso, cartoni immettendo in atmosfera fumi e sostanze nocive. I fatti si sono svolti a Rimini in via Novafeltria dove la pattuglia della specialità Forestale dell’Arma, in servizio di Vigilanza Ambientale, ha avvistato un fumo nero e ha colto sul fatto il titolare. L’area di cantiere all’interno della quale si è svolta la combustione illecita, a seguito di comunicazioni con l’A.G., è stata sequestrata e il titolare è stato denunciato penalmente ai sensi dell’articolo 256 bis del D.lgs 152/2006 (combustione illecita di rifiuti).
L’utilizzo del fuoco per sbarazzarsi di rifiuti è una criticità nota soprattutto per il fenomeno della “Terra dei fuochi” in alcune province campane devastate dal fenomeno che vede i Carabinieri Forestali in prima linea per la repressione dei reati connessi ai danni della salute subiti delle popolazioni residenti.
La situazione in provincia di Rimini non risulta così grave come in altre parti d’Italia anche se nell’ultimo anno si è assistito ad un incremento di tale dannosa pratica . In particolare si segnalano casi analoghi avvenuti in altri cantieri a Riccione (zona industriale) , con la scoperta, nel mese di giugno scorso, di una vera e propria discarica abusiva all’interno della quale si accedevano roghi di rifiuti e in Comune di Montescudo (Località Valliano), dove, sempre una impresa edile, nel mese di marzo, bruciava numerosi residui di lavorazione e rifiuti di vario genere con conseguente denuncia all’A.G. del titolare e sequestro dell’area. Nei casi precedenti, dopo l’intervento dei tecnici di Arpae, necessario per la corretta qualificazione dei materiali combusti, ai titolari denunciati è stata imposta la bonifica dei luoghi che è poi avvenuta prima del dissequestro.


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