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Report annuale Ior, Miserocchi: responsabilità verso il territorio

Venerdì, 22 Giugno 2018

(Rimini) Pubblicato l'Annual Report, dell’Istituto oncologico romagnolo, consultabile e scaricabile direttamente dal sito internet ufficiale dello Ior. "Si tratta di un documento importantissimo per noi – spiega il Direttore Generale, Fabrizio Miserocchi – perché, grazie ad una precisa rendicontazione, risponde ad una duplice esigenza: quella della trasparenza, valore fondamentale verso cui oggigiorno le persone mostrano giustamente una sensibilità sempre maggiore, e quella di mostrare il profondo senso di responsabilità con cui la nostra organizzazione gestisce i contributi che riceve, restituendoli al territorio sotto forma di ricerca scientifica, apparecchiature all'avanguardia per le varie Oncologie, programmi di prevenzione e servizi gratuiti alla persona. Al suo interno sarà possibile trovare non solo numeri che spiegano la portata di cos'abbiamo fatto nel 2017, ma anche dati cumulativi riguardanti la nostra attività dal 1979 ad oggi e cifre che spiegano che cos'è la nostra organizzazione. In questo senso è particolarmente degno di nota, secondo me, il dato relativo ai nostri Volontari operativi: ben 550, un numero enorme che ritengo abbia davvero pochi eguali in Italia, cui si sommano altri 650 simpatizzanti con impegno maggiormente saltuario".

Sfogliando le pagine, si evince come nel corso del 2017 l'Istituto Oncologico Romagnolo abbia investito nella causa della lotta contro il cancro qualcosa come 2.990.901 euro così ripartiti: 1.982.999 euro in ricerca scientifica; 822.291 euro in assistenza, servizi e cure palliative; 185.611 euro in programmi di prevenzione e materiale informativo. In totale, dal 1979, gli investimenti effettuati sul territorio salgono così a 69.532.021 euro. Andando maggiormente nello specifico della ricerca scientifica, si può notare come lo IOR abbia contribuito nel corso del 2017 a ben 17 importanti sperimentazioni condotte presso l'IRST IRCCS di Meldola, per un totale di 1.023.646 euro investiti. Dal punto di vista della prevenzione, oltre ai programmi portati avanti presso le scuole per anticipare comportamenti e abitudini sbagliate che possano in seguito aumentare il rischio di sviluppare neoplasie per i ragazzi della Romagna, sono stati donati alla Prevenzione Oncologica dell'Ospedale Pierantoni-Morgagni di Forlì due display che consentono di effettuare diagnosi precoci di massima accuratezza ed affidabilità.
Ma come tradizione sono forse i numeri dell'assistenza gratuita ai pazienti oncologici romagnoli quelli che meglio raccontano la mission dello IOR. 94 donne aiutate tramite i laboratori di make-up messi a disposizione grazie alla collaborazione con "La Forza e il Sorriso Onlus"; 353 pazienti sostenute tramite il Progetto Margherita, con cui vengono fornite parrucche di pregevole fattura alle signore che affrontano l'effetto collaterale maggiormente temuto delle terapie cui si sottopongono, la caduta dei capelli; 654 pazienti trasportati in 4.528 visite da casa ai luoghi di cura e ritorno grazie al servizio di accompagnamento, per un totale di quasi 178.000 km percorsi al fianco di chi non aveva la possibilità di recarsi presso gli ospedali per i trattamenti in autonomia. Anche il rinato servizio d'assistenza domiciliare ha avuto grande riscontro: sono state 107 le visite effettuate presso le abitazioni dei pazienti che affrontano la parte più critica della patologia, per cercare di alleviare per quanto possibile il peso fisico ed emotivo della malattia dalle spalle dei loro famigliari.


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