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Accoglienza profughi, palazzo Garampi alla Lega: Sprar non comporta costi vivi per bilancio

Venerdì, 25 Maggio 2018

(Rimini) “Il progetto Sprar non comporta costi vivi a carico del bilancio per i comuni italiani”. Lo ribadisce il comune di Rimini in risposta alla presa di posizione della Lega in sede di approvazione del bilancio consuntivo. “L’Amministrazione Comunale di Rimini - sottolineano da palazzo Garampi - è orgogliosa di aderire allo Sprar, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati promosso e sostenuto dal Ministero dell’Interno. Lo ribadiamo, con convinzione, in risposta al consigliere della Lega Matteo Zoccarato, che in una nota stampa diffusa in mattinata ha messo nero su bianco le illazioni portate avanti ieri sera in consiglio, parlando di ipotetiche variazioni di bilancio stanziate dall’Amministrazione per l’ampliamento del progetto di accoglienza. Illazioni, usate come pretesto al solo scopo di giustificare e rafforzare una presa di posizione squisitamente politica. E’ doveroso però nei confronti dei cittadini fare chiarezza su un tema, quello dell’immigrazione, che al netto dei giudizi personali rappresenta – oggi e ancor più nel futuro - un fenomeno strutturale della nostra società e che quindi come tale va governato. E proprio per questo motivo l’Amministrazione non arretrerà su un progetto come lo Sprar che coinvolge i Comuni nella gestione dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, evitando quelle imposizioni dall'alto che provano tensioni nelle comunità. Un sistema che consente di gestire e controllare in maniera diretta ed efficace il processo di accoglienza e di integrazione di quelle famiglie, di quelle donne e di quei bambini che fuggono dalla guerra, che cercano una via di uscita da situazioni drammatiche davanti alle quali troppo spesso fa comodo chiudere gli occhi. Lo Sprar è un progetto valido che consente di gestire il fenomeno dell’immigrazione e non di subirlo. Dunque il Comune di Rimini continuerà ad aderirvi, almeno fino a quando l’esecutivo a guida Lega deciderà di cancellarlo, magari per sostituirlo con mine e fili spinati ai confini. Politicamente e ideologicamente la si può pensare come si vuole, ma se si ci vuole limitare a guardare i conti economici tirati in ballo dal consigliere Zoccarato – tralasciando l’aspetto umanitario e umano evidentemente secondario per la Lega - il progetto Sprar non comporta costi vivi a carico del bilancio per i comuni italiani. Comporta invece impegno e capacità di fare rete”.


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