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Contratto giallo-verde, Croatti: partita la macchina del fango

Venerdì, 18 Maggio 2018

(Rimini) Ancora non c'è un governo M5S-Lega e “già la macchina del fango si è messa in moto”, denuncia il senatore a 5Stelle Marco Croatti. “Ovunque si leggono commenti negativi e denigratori. C'è consapevolezza che è necessario il cambiamento rispetto alle scelte scellerate di una classe politica deludente e paradossalmente le critiche arrivano proprio verso chi il cambiamento lo potrebbe realizzare”. (Rimini) Ancora non c'è un governo M5S-Lega e “già la macchina del fango si è messa in moto”, denuncia il senatore a 5Stelle Marco Croatti. “Ovunque si leggono commenti negativi e denigratori. C'è consapevolezza che è necessario il cambiamento rispetto alle scelte scellerate di una classe politica deludente e paradossalmente le critiche arrivano proprio verso chi il cambiamento lo potrebbe realizzare”. Per Croatti, “siamo di fronte ad un establishment che sta reagendo con tutti i mezzi che ha a disposizione: media, commentatori, mercati finanziari, tutti proni ed asserviti alla logica del “sistema”. A titolo esemplificativo di una informazione distorta e disinformante l'Agenzia Agimeg diffonde la notizia che a causa del contratto 5 Stelle-Lega che punta a contrastare il gioco d'azzardo vietandone anche la pubblicità, l'erario avrà un buco di 5 miliardi di euro l’anno".
Il fenomeno del gioco d'azzardo “è ben più complesso e preoccupante e non si può tradurre solo in discorsi di convenienza economica e comunque anche su questo fronte è maggiore il danno del guadagno. Nel 2012 la Guarda di Finanza ha accertato che 10 concessionarie di slot machines per anni non avevano collegato le macchine ai monopoli frodando così 90 miliardi di euro allo Stato. La Corte dei conti però commina una sanzione di soli 2,5 miliardi di euro ed il governo Letta con un bel decreto dà un'ulteriore mano al business dell'azzardo riducendo la sanzione di un quarto. A ciò si aggiungano le conseguenze sanitarie.  La ludopatia si manifesta come una tossicodipendenza poiché, pur non essendovi sostanze, sono presenti le tre componenti basilari di tutte le dipendenze, ossia ossessività, impulsività e compulsione. Le conseguenze sono devastanti, come la perdita del lavoro, la rottura di legami familiari, ricorso all'usura, frodi, necessità di cure terapeutiche fino a casi estremi di suicidio”. 
Secondo i dati in possesso dalla Scuola delle Buone Pratiche - Amministratori Locali per la Sostenibilità, “il gioco d'azzardo legale corrisponde al 12% della spesa delle famiglie italiane. Sul fronte sanitario invece vengono spesi circa 6 miliardi di euro all'anno per gli interventi a supporto dei giocatori patologici, senza considerare i costi collaterali che ricadono su famiglie e servizi sociali dei Comuni. L'inchiesta giudiziaria, che ha portato in carcere l'imprenditore catanese Francesco Corallo residente nelle Antille olandesi, il re delle slot machines presenti in Italia, e il deputato AN e poi FI Amedeo Laboccetta che ha favorito dietro compenso il business delle slot, oltre a coinvolgere il suocero e il cognato di Fini, Sergio e Giancarlo Tulliani, per via della casa a Montecarlo di Alleanza Nazionale acquistata proprio con i soldi di Corallo, è emblematica di quali enormi interessi ci siano dietro questo business al livello politico e al livello criminale. Nella lotta all'azzardopatia non è certo ai comuni cittadini che non tornano i conti. Barra dritta nella battaglia che il MoVimento 5 Stelle sta portando avanti per il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco patologico”.


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