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Molestie sul lavoro, firmato protocollo in Regione

Venerdì, 20 Aprile 2018

(Rimini) Un accordo per prevenire e per il contrare le molestie e la violenza nei luoghi di lavoro è stato sottoscritto oggi a Bologna da Cgil, Cisl, Uil dell’Emilia-Romagna, Legacooperative, Confcooperative e Agci regionali. I lavoratori dei settori coinvolti ammontano complessivamente a circa 240mila unità, di cui il 70% è composto da lavoratrici. Alla firma erano presenti l’assessore regionale alle Pari opportunità, Emma Petitti, la consigliera di parità regionale Sonia Alvisi.

“Questo protocollo - dichiara l’assessore regionale Emma Petitti - segna un altro importante passo nel lavoro di rete che in Emilia-Romagna istituzioni, associazioni, forze sociali ed economiche e il mondo della cooperazione, stanno portando avanti. Sui temi delle pari opportunità, proprio il lavoro di squadra ci ha permesso di fare la differenza. L’esperienza ci insegna che intese come questa, frutto del lavoro di mesi, se declinati con azioni concrete funzionano. Siamo la regione con il più alto tasso di occupazione femminile e in questi anni abbiamo messo in campo strumenti innovativi come la legge quadro sulla parità e il piano regionale contro la violenza sulle donne. Anche attraverso la rete socio-sanitaria si può fare molto: essere incisivi e presenti sui territori attraverso il potenziamento dell’attività dei consultori. Ora il passo da fare è culturale, nelle famiglie, nei posti di lavoro e nelle scuole. Perché le battaglie per le pari opportunità, contro la violenza e le molestie, sono battaglie di tutti. La qualità di un sistema democratico si misura anche attraverso la qualità del lavoro delle donne”.

L’accordo prende come riferimento l’Accordo quadro europeo sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro sottoscritto il 26 aprile 2007 dalle parti sociali e tutta la normativa nazionale e regionale che affronta queste tematiche. Viene ribadito che ogni atto o comportamento molesto o violento sul luogo di lavoro è inaccettabile, che la dignità di chi lavora non può essere violata e che le molestie o la violenza subite devono essere denunciate.
Le parti si impegnano a: promuovere l’adozione della dichiarazione di inaccettabilità di comportamenti molesti e violenti nelle imprese, nelle aziende, nei luoghi di lavoro; dare la massima diffusione dell’Accordo regionale nei territori e nei luoghi di lavoro, anche attraverso la contrattazione di secondo livello; promuovere attività di informazione e formazione, finanziate anche da risorse pubbliche e di Foncoop, rivolte ai vari soggetti del mondo del lavoro (dirigenti, lavoratrici e lavoratori, Rls) allo scopo di prevenire l’insorgenza del fenomeno e di diffondere maggiore consapevolezza e discernimento dei comportamenti a rischio; adottare misure organizzative per la prevenzione e la cessazione di eventuali casi di molestie e violenza, anche da parte di terzi (clienti, fornitori); garantire la tutela delle vittime di molestie e violenza in ambiente di lavoro.

L’accordo individua anche una rete regionale di sostegno per le vittime, a cui potranno liberamente rivolgersi per ricevere aiuto alla rete delle Consigliere di parità e ai servizi dedicati di ascolto e supporto presto attivi presso i consultori delle Ausl. Inoltre le parti si impegnano a promuovere presso i datori di lavoro l’inserimento lavorativo di chi segue un percorso di uscita dalla violenza di genere, a sostegno dell'autonomia economica.

 


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