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Crac Aeradria, Uil: Quaranta lavoratori sono ancora a spasso

Venerdì, 01 Dicembre 2017

(Rimini) Aeradria, sono passati quattro anni dal fallimento e, “sebbene la società assegnataria della gestione, anteriormente alla riapertura dello scalo, avesse lasciato intendere il mantenimento dei livelli occupazionali pre fallimento; a fronte di un traffico contenuto (inferiori anche a quello registrato in fase di esercizio provvisorio), ha optato per una politica di assunzioni selettiva, che ha visto il ricollocamento degli inquadramenti contrattuali inferiori ed esclusione assoluta dei quadri e del personale con maggior anzianità in precedenza occupato”. La denuncia arriva dalla Uil trasporti. Si parla di “circa 40 persone, ex lavoratori di Aeradria spa” che “ad oggi sono ancora in cerca di una ricollocazione, quand’anche esista una legislazione di tutela, che se applicata avrebbe conseguito il duplice vantaggio di re immettere personale formato in ambito produttivo, sopperendo nel contempo a carenze dove presenti”.
Il sindacato ne approfitta anche per ricordare che a quattro anni dal fallimento “vertici della società di gestione e i rappresentanti degli enti soci sono in attesa di un giudizio, che, qualunque esso sia, molto probabilmente non sortirà effetti per intervenuta prescrizione; i creditori del fallimento, anche grazie all’oculata gestione della curatela e l’impegno profuso dal personale durante l’esercizio provvisorio, cominciano ad avere soddisfazione (più o meno piena) delle proprie aspettative; il soggetto assegnatario della concessione, ha potuto prendere possesso di una struttura immediatamente operativa e dotata ancora di un avviamento commerciale, avvalendosi di personale da altri formato”, aggiunge Giuseppina Morolli, segreatrio provinciale della Uil.
“È amaro constatare ancora una volta, seppur frequente in questo Paese, che, a pagare il conto più salato sono sempre i soliti noti (in questo caso gli ex dipendenti di Aeradria). I sacrifici fatti per scongiurare il fallimento prima; la dedizione dimostrata nel periodo di esercizio provvisorio; l’impossibilità di accedere a taluni ammortizzatori sociali o accedervi con notevole ritardo (causa le irregolarità contributive accumulate ante fallimento); le aspettative create e poi naufragate sono l’amaro calice con cui si potrà brindare al quarto anniversario di una sciagurata vicenda, che fino ad ora ha presentato il conto solo ed esclusivamente ai lavoratori della fallita Aeradria spa”.


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