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Spiaggia, Confesercenti chiede chiarezza su legge demaniale e Parco del mare

Martedì, 28 Novembre 2017

(Rimini) I bagnini e i baristi della spiaggia di Rimini chiedono certezze sulla legge di riforma demiale, in particolare sulla durata delle concessioni, e chiedono al Comune definizione delle linee guida del Parco del mare, di modo da poter formulare progetti.

E’ quanto si è stabilito oggi nel corso della riunione dei soci Fiba, che riunisce gli operatori balneari del Consorzio Operatori Balneari Rimini e i gestori di bar ristoranti di spiaggia del Consorzio Ristobar Spiaggia Rimini, associati alla Confesercenti. All’ordine del giorno la legge di riordino delle concessioni demaniali, “per la quale viene sollecitata la soluzione in tempi rapidi della questione”, e il progetto Parco del Mare.
“Dopo un attento esame delle suddette problematiche - spiegano dall’associaizone di categoria - si è convenuto, come Confesercenti, di mettere a disposizione degli associati tutti gli strumenti tecnici e legali per supportare la progettazione, finalizzati alla loro realizzazione e soprattutto per verificare le fattibilità economiche e normative dei progetti, che non possono prescindere da una soluzione certa sul futuro delle concessioni demaniali, in quanto il centro delle attività degli operatori balneari (bagnini e ristoranti) rimane l’arenile".

Sul lungomare “si andranno a realizzare attività di completamento e servizi a supporto di attività posizionate sull’arenile. Solo successivamente alla definizione delle linee guida del progetto che l'Amministrazione Comunale riterrà di formulare, precisando e puntualizzando le scelte operate, rispetto alle varie proposte progettuali e problematiche avanzate e sollevate dagli operatori, nelle singole e specifiche partecipazioni d’interesse, in particolare: certezza della concessione demaniale; congrua durata della stessa in relazione all'importanza ed entità dell'investimento necessario per ammortizzare l’investimento; entità della partecipazione pubblica e possibilità d'accesso ai finanziamenti pubblici e privati; chiarimenti delle procedure urbanistiche, in quanto a tutt'oggi l'unico strumento urbanistico in essere è il Piano dell'Arenile, con progetti da tempo presentati, a norma del vigente Piano dell'Arenile, che a tutt'oggi non trovano sbocchi e risposte, e definizione delle attività da collocare in ogni comparto o conoscenza in anticipo delle tipologie di attività da inserire in ogni comparto, al fine di verificare la fattibilità economica e commerciale dell’investimento”.
Solo a queste condizioni “i proponenti saranno in grado di redigere la fattibilità di un Piano Economico Finanziario che possa consentire l'attuazione e la procedibilità dell'idea progettuale avanzata”.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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