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Turismo. Dati in crescita per ER e riviera, ma male la prima metà di agosto

Martedì, 28 Novembre 2017

(Rimini) Il turismo in Emilia-Romagna nei primi nove mesi del 2017 “ha registrato quasi 52 milioni di presenze, in aumento del 6,4% rispetto ai circa 48,9 milioni rilevate in tutto il 2016. In crescita anche gli arrivi, che salgono a 10,9 milioni: +7,3% rispetto ai 10,2 milioni dell’intero anno precedente”. I dati, riferiti al movimento turistico nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere dell’Emilia-Romagna, riguardano il periodo gennaio-settembre 2017 e sono stati rilevati dall’Osservatorio turistico regionale di Unioncamere Emilia-Romagna, in collaborazione con Trademark Italia.

“Bene l’andamento nei diversi comparti: dalla Riviera (+5,3 le presenze; +6,7% gli arrivi) all’Appennino (+4,8% le presenze; +3,3% gli arrivi), passando per il boom delle Città d’arte e d’affari (+12,7% le presenze; +7,7% gli arrivi) e delle altre località, nuovo comparto che comprende le località al di fuori dei circuiti tradizionali, per esempio ‘Ceramic Land’ (+16,3% le presenze; +13,2% gli arrivi)”. Sempre rispetto al 2016, “saldi positivi sia per quanto riguarda i turisti italiani (+5,5% le presenze; +7,1% gli arrivi) che quelli stranieri (+9,1% le presenze; +7,9% gli arrivi)”.

“Avevamo segnali positivi - afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- ma questa è la conferma del fatto che il 2017 è già adesso un anno record per il nostro turismo. In nove mesi abbiamo superato quota 50 milioni di presenze, arrivando a cifre che solo fino a qualche tempo fa sembrava impossibile poter recuperare. Per l’Emilia-Romagna il turismo è un settore fondamentale, capace di rinnovarsi sempre, come si vede dalla crescita sia dei comparti tradizionali sia delle città d’arte e di località inserite in quel modello di turismo legato anche all’esperienza, alla cultura, agli eventi e alla qualità della vita che abbiamo deciso di valorizzare puntando sui territori attraverso brand come la Food Valley, la Motor Valley, la Wellness Valley, o portando all’estero le nostre eccellenze, ottenendo ottimi riconoscimenti, come dimostra anche la missione in Cina appena conclusa, che ha visto l’intesa sui nuovi voli diretti da Bologna per il grande paese asiatico. Il turismo vale oltre 16 miliardi, quasi il 12% del valore aggiunto complessivo dell’economia emiliano-romagnola, ed è uno dei traini principali della crescita regionale, che quest’anno sfiorerà il 2%, come ha evidenziato di recente il report di Bankitalia. Sappiamo però che ci sono margini ulteriori di sviluppo e continueremo a investire nel settore, attraverso la collaborazione con gli operatori privati, proseguendo in un gioco di squadra che sta facendo vincere l’Emilia-Romagna”.

L’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini sottolinea che “i dati dei primi nove mesi registrano un incremento positivo sia degli arrivi che delle presenze in Riviera, nelle città d’arte e d’affari, nella montagna appenninica e nelle altre località. Sono dati straordinari, che possono ancora migliorare con la stagione invernale alle porte. Il grosso investimento che abbiamo fatto sull’Appennino - oltre 16 milioni di euro di cui 10 del Governo e 6 complessivi della Regione - per rimodernare gli impianti e migliorarne la sicurezza, va in questa direzione. Si tratta di un settore, quello turistico, che sta diventando sempre più competitivo e che noi continueremo a sostenere con politiche attive di promo-commercializzazione e attente all’innovazione. Ora le sfide sono quelle di alzare ulteriormente il tasso di internazionalizzazione e di innovare il prodotto con interventi strutturali per aumentare l'attrattività e la competitività e su questo aiuteranno sia i nuovi voli per e dalla Cina che partiranno a Bologna sia il ritorno all’aeroporto di Rimini della compagnia Ryanair”.

Per quanto riguarda la provenienza del movimento turistico, “il saldo positivo rispetto all’intero 2016 (+7,3% di arrivi e +6,4% di presenze) è prodotto dalla crescita sia dei turisti italiani (+7,1% di arrivi e +5,5% di presenze) che di quelli stranieri (+7,9% di arrivi e +9,1% di presenze)”. In termini di presenze, “salgono in Riviera (+5,3% rispetto a tutto il 2016, con oltre 40,6 milioni nei primi nove mesi di quest’anno), nelle città d’arte (+12,7%, 5,2 milioni), in Appennino (+4,8%, 1,7 milioni) e nelle altre località (+16,3%, 3,4 milioni)”. Anche gli arrivi crescono: “Riviera (+6,7 rispetto al 2016, sono stati 6,5 milioni), Città d’arte e d’affari (+7,7%, oltre 2,3 milioni), Appennino (+3,3%, 409 mila), altre località (+13,2%, 1,3 milioni)”.

Discorso a parte per il comparto termale, dove “calano presenze (sono 937mila, -8,8%) e arrivi (306mila, -1%), ma con i primi segnali di apprezzamento per le proposte di riconversione dal tradizionale termalismo sanitario verso il benessere e il wellness che provegono dai turisti italiani, che hanno fatto registrare un +1,7% di arrivi”.

In particolare, “aumentano i turisti italiani (+6,4% di arrivi e +4,6% di presenze) e ancora di più gli stranieri (+8% di arrivi e +8,1% di presenze) sulle spiagge emiliano-romagnole nei primi nove mesi dell’anno, grazie anche una stagione estiva (maggio-settembre) caratterizzata da una situazione meteo molto favorevole”. La crescita del movimento autostradale, da più parti considerata indicativa di “ripresa economica”, “è una costante degli ultimi periodi. Il movimento degli autoveicoli in uscita ai caselli autostradali della Riviera romagnola nel periodo gennaio-settembre 2017 registra una crescita complessiva del +3,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.

Per quanto riguarda il dettaglio dell’andamento della stagione balneare estiva 2017 (maggio-settembre), “alla fine di un mese di agosto caratterizzato da una seconda quindicina migliore della prima in termini di affluenza e durata dei soggiorni, il movimento turistico presenta un incremento del 4,6% degli arrivi e del 4,4% delle presenze. In crescita sia la componente nazionale (+4,2% di arrivi e +3,6% di presenze) sia quella internazionale (+6,6% di arrivi e +7,5% di presenze). Guardando oltre i confini nazionali, crescono i turisti dalla Russia (+25% circa), Polonia (+20% circa), Repubblica Ceca (+12% circa) e Germania (oltre il +9%)”.


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