Scrivi qui la tua mail
e premi Invio per ricevere gratuitamente ogni mattina la nostra rassegna stampa

Bar Tricheco, Comitato ponte Tiberio: Gnassi contraddittorio

Lunedì, 23 Ottobre 2017

“In quest'ultimo anno abbiamo visto il susseguirsi di decisioni, imposte anche con una certa determinazione, che sembrano contraddirsi l'un l'altra, in un cortocircuito senza soluzione di continuità”. lo sostengono gli attivisti del comitato in difesa del ponte di Tiberio alla notizia della demolizione del bar Tricheco decisa dal comune di Rimini, nell’ambito della riqualificazione di piazza Malatesta.

“Le mura medievali malatestiane, restaurate nel 1751, sono disponibili per qualsiasi trasformazione, anche quella in un ponte Costa Crociere. Al contrario, nel progetto di ampliamento e ristrutturazione generale, l'ospedale Villa Maria avrebbe voluto creare un collegamento fra il parcheggio e la struttura, attraverso un passaggio nelle mura malatestiane, che versano in uno stato di totale incuria ed abbandono. La Soprintendenza ha detto no”, ricordano.

“Ora leggiamo del bar Tricheco, che, improvvisamente, diviene incompatibile proprio con le mura e più di qualcuno, giustamente, ricorda che a Rimini abbiamo un'intera scuola dentro un anfiteatro Romano. Sicuramente al bar Tricheco si farà meno cultura che al Ceis, ma vogliamo mettere il beneficio turistico culturale della liberazione dell'anfiteatro rispetto a quello derivante dall'abbattimento di un bar?”, si domandano.

“Vero è che l'agghiacciante ponte di Mordor, a pochi passi da manufatto romano, suggerisce una Rimini poco interessata alle proprie eredità. Qui però non è solo questione di disinteresse. Esiste un qualche tipo di inceppo, di cui il nostro primo cittadino è uno splendido rappresentante, che ci impedisce di decidere che tipo di città vogliamo essere”.

Un ultimo esempio. “Perché spendere milioni e milioni di euro per il teatro, il castello e il cinema Fulgor se poi l'ambizione è quella di trasformare le colonie in alberghi ibizenchi che vendono festa permanente? Che compatibilità ci potrà mai essere tra una proposta ‘culturale’ e adolescenti che pagano venti euro a notte, bevono alcol dai secchielli e lo vomitano ancor prima di essere arrivati in Hotel? Le grandi stagioni di Rimini erano popolate di famiglie, ma forse qualcuno si ricorda solo com'era la sua adolescenza e non vuol proporre altro”.


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

#bgRimini

Le nostre città con gli occhi di chi le vive. Voi scattate e taggate, noi pubblichiamo. Tutto alla maniera di Instagram