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Stupri, Rimini futura: non cedere alla violenza

Mercoledì, 30 Agosto 2017

(Rimini) “Solidarietà alle vittime di un crimine così odioso” esprime il consigliere di Rimini Futura Luca Pasini riferendosi agli stupri di Miramare della settimana scorsa. “Sentiamo l'esigenza - dice Pasini a nome anche del coordinatore di Rimini Futura Francesco Bragagni e della componente della Commissione Pari Opportunità Alice Casadei- di richiamare alcuni principi fondamentali della nostra società purtroppo messi in discussione da alcune scomposte reazioni ai fatti della notte del 25: ripudio di ogni forma di violenza ed odio razziale, responsabilità penale personale, certezza (non crudeltà) della pena”.
“Comprendiamo che ci troviamo in una fase di forte emotività che ha spinto una città intera (e di questo, come riminesi, andiamo orgogliosi) a stringersi intorno ai due ragazzi polacchi, tanto da ricevere il ringraziamento dei parenti, ma ognuno di noi, e in particolare chi ha responsabilità pubbliche, non deve mai trascendere dal rispetto dei valori fondanti di una comunità”.
“Ci riferiamo certo alle purtroppo tante persone che, sull'onda di un rigurgito di estrema destra che coinvolge larghi settori del nostro Paese, hanno approfittato dell'occasione per dar seguito a una stucchevole corsa all'odio nei confronti dello straniero e dell'immigrato, senza pensare che sono straniere anche le tre vittime, e che una di loro è un immigrato, la transessuale sudamericana, ultima a trovarsi di fronte gli stupratori, che peraltro sta dando un contributo fondamentale alle indagini”.
“Ma ci riferiamo anche al vice-ministro polacco, peraltro smentito dal suo Governo, che ha chiesto la pena di morte e l'estradizione nelle carceri polacche dei responsabili”.
E invece “dobbiamo dire con forza che, una volta identificati con sicurezza i responsabili (il giornale Libero pensava di averlo già fatto ma li ha imperdonabilmente confusi con altri malviventi) e accertata la loro colpevolezza, dovranno scontare una pena sicuramente severa - ma senza arrivare agli eccessi di cui sopra - nelle Carceri italiane, perchè la giurisdizione del nostro Paese deve essere pienamente rispettata: gli inquirenti stanno lavorando a pieno ritmo e meritano la nostra fiducia, così come la meritano gli organi giudicanti”.
Un'ultima considerazione, “ma non meno importante, su chi in maniera cialtronesca e vigliacca ha parlato di godimento della donna durante lo stupro o invocato lo stesso trattamento nei confronti della Presidente della Camera o di altre esponenti politiche: si può non essere d'accordo con le idee politiche della Presidente Boldrini ma nel nostro piccolo inviamo tutta la nostra solidarietà a lei e a coloro che si battono per i diritti delle donne e degli immigrati”.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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