Scrivi qui la tua mail
e premi Invio per ricevere gratuitamente ogni mattina la nostra rassegna stampa

Microaree nomadi, ProRimini si dissocia dai residenti della Grottarossa

Venerdì, 28 Luglio 2017

(Rimini) Il comitato ProRimini, contro il piano del Comune di Rimini per la chiusura del campo nomadi di via Islanda, si dissocia “si dissocia da ogni forma di contestazione basata su riferimenti etnici o censurabili luoghi comuni”. Forma che ProRimini rintraccia nelle dichiarazioni di alcuni residenti del quartiere Grottarossa, alla notizia che una microarea dove si trasferirà una famiglia sinti sarà posizionata proprio alle pendici di Covignano.

“I cittadini delle varie frazioni della città che sinora hanno aderito al comitato - spiega il portavoce di ProRimini, Loreno Marchei - hanno condiviso il principio per cui la contestazione va circoscritta ad ambiti di merito, ritenendo, in particolare, anche alla luce delle fallimentari esperienze locali e nazionali, che quella delle microaree, in luogo delle più opportune e meno costose soluzioni abitative convenzionali, sia una soluzione non idonea, né all’integrazione, né a risolvere le storiche problematiche del campo di via Islanda”.

Altro particolare di ProRimini “è la condivisa necessità che la protesta rimanga sempre coesa e congiunta tra tutti i residenti delle varie frazioni, nello spirito di un comune interesse civico, indipendentemente dalle particolari zone interessate o dalla loro esclusione”.

Per tali ragioni, “oltre alle tante altre sollevabili, si contesta il contenuto di tali recenti dichiarazioni, secondo le quali l’amministrazione non avrebbe “rispettato le promesse” fatte a Grotta Rossa o, addirittura, che l’inaspettata “reintroduzione” nel progetto della microarea di via della Lontra sia conseguenza dell’esclusione della microarea di via Maceri, nella zona di Gaiofana, ad opera del consigliere di maggioranza Erbetta di Patto Civico ivi residente”.

Il “senso” di tali esternazioni “è in contrasto con lo spirito ed i propositi del movimento ProRimini e purtroppo assonante sia agli intenti dei politici che, come ribadito dall’ex assessore Biagini, facevano la fila presso il suo ufficio raccomandandosi di non piazzare le microaree vicino alle loro zone di riferimento, sia alle recenti cronache, che riportano di analoghe discussioni all’interno di circoli di partito alla presenza dell’assessore Lisi, con buona pace del resto della città e dei riminesi non raccomandati politicamente nè destinatari di promesse”.

Il comitato ProRimini fa anche notare che “è palese che l’area di via Maceri è stata sostituita con quella prevista in via Montepulciano, esattamente a 200 metri, ubicata sempre a Gaiofana/Santa Maria in Cerreto, ed alla stessa è stata aggiunta, rispetto alle originarie previsioni, quella equidistante di via Feleto. In entrambe saranno sistemate due famiglie, in contrasto con le promesse soluzioni monofamiliari. Ulteriormente sterile ed errato è il conteggio delle microaree già esistenti, poiché anche a Gaiofana, come a Grotta Rossa, ve ne sono già due. Così è anche in tante altre zone della città”.


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

#bgRimini

Le nostre città con gli occhi di chi le vive. Voi scattate e taggate, noi pubblichiamo. Tutto alla maniera di Instagram