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Grandi eventi e terrorismo, Gnassi: Rimini è modello di sicurezza

Giovedì, 13 Luglio 2017

(Rimini) Per il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, è “molto opportuno rimarcare il bilancio dell’attività della Questura di Rimini in ordine ai primi mesi dell’anno e a questo primo scorcio di estate. Questa è la prima stagione dell’Italia nell’epoca di un rischio terrorismo che si fa concreto, quotidiano, vicino. Uno scenario inedito che ha imposto ad ogni Istituzione o Ente del Paese una modalità di approccio del tutto inedita davanti a quelle che sono consuetudini sedimentate in diversi decenni. L’organizzazione di eventi è diventata il primo test per misurare la ‘nuova’ sicurezza perché il terrorismo ha scelto questo terreno per sfidare il mondo e volerlo precipitare nella paura permanente. Tutto ciò costringe gli Enti locali e i privati a un impegno senza precedenti. A Rimini più di altre città visto che per vocazione socioeconomica e strategicità del cosiddetto software, soprattutto il periodo estivo è punteggiato ogni giorno da decine di iniziative, piccole e grandi. Non è facile in questa situazione. In diverse altre città, è cronaca di questi giorni come soggetti pubblici e organizzatori privati cancellino eventi già programmati a causa di queste nuove, obbligatorie ‘regole d’ingaggio’”.

A Rimini “la scelta è stata quella di non arrenderci a chi vorrebbe eliminare attraverso il terrore ogni occasione di divertimento, relazione, integrazione. Il risultato sono gli ultimi quattro grandi week end con altrettanti grandi eventi che hanno richiamato turisti da ogni parte d’Italia e non solo. Per la riuscita della cosa hanno dato un contributo determinante, e decisivo, i Piani di Sicurezza previsti dal Prefetto, Gabriella Tramonti, e dal Questore, Maurizio Improta, insieme alle forze dell’ordine e alla Polizia Municipale. In una fase ancora ‘sperimentale’ a livello nazionale su un tema tanto delicato, nell’ambito della sinergia concreta e positiva creatasi nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, si è impostata e attuata una fortunata declinazione riminese sulle nuove indicazioni ministeriali relative a safety e security. Se Rimini ha respinto la logica della paura e del coprifuoco lo deve soprattutto al lavoro fatto sulle misure di sicurezza. E di questo vanno ringraziati tutti coloro i quali- dalla Prefettura alla questura, dai Carabinieri alla Finanza, alla Capitaneria di porto, alla Municipale, agli stessi soggetti privati- sono riusciti rapidamente a mettere in piedi questo ‘modello Rimini’”.

Nel bilancio compilato ieri dalla Questura di Rimini viene messo bene in evidenza come, “nonostante questo impegno eccezionale, continui a essere forte il presidio quotidiano verso il contrasto all’illegalità e alla criminalità. Il calo dei reati predatori ne è ulteriore conferma. L’impegno da parte di tutti resterà forte e lo stesso anche nel prosieguo della stagione. Nel frattempo, Rimini esprime la sua gratitudine”.


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