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Crac Aeradria, cade l'associazione a delinquere. Le accuse che restano in piedi

Mercoledì, 05 Luglio 2017

(Rimini) Gli imputati del crac Aeradria non dovranno rispondere di associazione a delinquere, il reato più grave e più infamante di cui erano stati accusati. Il giudice dell'udienza preliminare Vinicio Cantarini ha smontato completamente, per questo reato, il castello dell'accusa disponendo per tutti il non luogo a procedere per non aver commesso il fatto.

La stessa decisione è stata presa per l'accusa false scritture private di cui erano accusati Masini, Vannucci, Giorgetti, Pansica e Rosolen: il fatto non è più previsto dalle legge come reato.

L'ex presidente della Provincia Nando Fabbri è stato salvato, per avvenuta prescrizione, anche dal reato di truffa aggravata (caso Ryanair).

L'ex presidente della Provincia Stefano Vitali, non sarà processato (in quanto non ha commesso il fatto) per false comunicazioni sociai e bancarotta fraudolenta.

 Non luogo a procedere per l'ex sindaco Alberto Ravaioli per l'accusa di false comunicazioni sociali (per non aver commesso il fatto).

Il sindaco Andrea Gnassi non dovrà  rispondere per false comunicazioni sociali (previsto in quattro capi di imputazione), e di bancarotta fraudolenta (per non aver commesso il fatto). E' stato anche parzialmente scagionato dal reato di violazione di alcuni articoli della legge fallimentare, ad eccezione della lettera di patronage (ricorso abusivo al credito).

Stefano Fabbri non sarà processato per la violazione della legge fallimentare (perché il fatto non costituisce reato)

L'ex sindaco di Riccione Massimo Pironi non dovrà rispondere di false comunicazioni sociali (per non aver commesso il fatto).

L'ex presidente della Camera di Commercio, Manlio Maggioli, e il presidente della Fiera, Lorenzo Cagnoni, sono stati scagionati da tutti i reati per non aver commesso il fatto. Restano in piedi la truffa aggravata e la violazioe della legge fallimentare.

Per tutti gli altri reati di cui erano accusati, gli imputati sono stati rinviati a giudizio.  Emerge che il 'non luogo a procedere' non sia stato deciso per i componenti del consiglio d'amministrazione di Aeradria. Cadendo il reato di 'associazione a delinquere', per molti capi di imputazione cade la responsabilità dei politici coinvolti, perchè alcuni reati erano loro addebitati in quanto promotori dell'associazione. Gli amministratori erano invece accusati di aver commesso materialmente il fatto.

 

L'avvocato Allesandro catrani esprime soddisfazione per il proscioglimento di Stefano Fabbri. "Il Gup dottor Vinicio Cantarini ha prosciolto perché il fatto non costituisce reato da ogni accusa il mio assistito dottor Stefano Fabbri, storico partner del noto studio commerciale Skema di Rimini.
La sentenza sancisce finalmente come Skema ed il dottor Stefano Fabbri abbiano agito lecitamente in piena conformità al proprio mandato professionale nel difficile tentativo di salvataggio dell'Aeroporto riminese, senza porre in essere condotte penalmente rilevanti come da sempre, viceversa, sosteneva la pubblica accusa".

L'on Tiziano Arlotti (Pd) ha dichiarato: "Nel pieno rispetto del ruolo della magistratura, non mi sono mai permesso di intervenire sull’attività giudiziaria portata avanti sul caso Aeradria. Ho osservato però come le contestazioni mi paressero abnormi, a partire dall’accusa di associazione per delinquere, un reato gravissimo. Oggi la vicinanza che ho sempre dimostrato agli amministratori locali ha trovato riscontro e quell’accusa viene legittimamente a decadere. Sono convinto ora che nel dibattimento si potranno chiarire ulteriormente anche gli altri aspetti oggetto di contestazione nei confronti degli amministratori pubblici e dei vertici della società".

 


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