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Asl, scontro in regione su finanziamenti richiesti da Pd

Venerdì, 30 Giugno 2017

(Rimini) “Risorse aggiuntive all’Asl unica della Romagna?”. Per il consigliere regionale della Lega Nord Massimiliano Pompignoli si tratta di un’eresia e anzi ha commentato negativamente l’interrogazione presentata da alcuni consiglieri romagnoli del Pd che chiedono altre risorse regionali per l’Asl unica. “La richiesta di altri finanziamenti è in contraddizione con le incensature che i consiglieri del Pd rivolgono al progetto di fusione delle tre aziende romagnole. Se fosse così valido come dicono, dal punto di vista organizzativo e gestionale e di razionalizzazione della spesa, che bisogno ci sarebbe di iniettare nuove risorse? Dovrebbero essere più che sufficienti quelle attuali”. Invece la realtà è “che servono più soldi, ma i motivi rimangono oscuri e quindi non condivisibili”.

I firmatari dell’interrogazione, Paolo Zoffoli, Mirco Bagnari, Gianni Bessi, Lia Montalti, Giorgio Pruccoli, Valentina Ravaioli, Manuela Rontini, Nadia Rossi, tutti consiglieri rgionali dle Pd) rispondono a Pompignoli, chiarendo che “la fusione ha riguardato 4 aziende (Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini) e non tre, come da lui menzionato”. Inoltre, “l’Azienda Unica della Romagna, così come tutte le altre operazioni di fusioni e accorpamenti che anche in altri settori, la nostra Regione sta cercando di avviare, hanno un unico obiettivo che non è quello del risparmio tout court, ma di elevare la qualità dei servizi ai Cittadini. Uscire dalla logica della difesa ad oltranza dei campanili è una scelta che si sta dimostrando lungimirante e che perciò va perseguita sempre con maggiore determinazione da tutti”.
“L'obiettivo della fusione delle Quattro ex Aziende, che pur singolarmente già producevano servizi di buona qualità sanitaria per i propri Cittadini di riferimento, resta quello di elevare la risposta di qualità, attraverso l’acquisizione di nuove tecnologie, più complicate per una singola azienda, e puntando su grandi investimenti strutturali e professionali e la creazione di nicchie di specialità altamente tecnologiche. Un segnale importante arriva sicuramente dal Piano Assunzioni 2017 e di consolidamento e stabilizzazione del precariato dell'intera Ausl Romagna che prevede, a fronte di 610 pensionamenti, l’assunzione di 715 dipendenti, oltre alla stabilizzazione di altri 568 operatori, che attualmente lavorano con contratti a tempo determinato e che diventeranno dipendenti a tempo indeterminato”.
Sul fronte degli investimenti, “il piano 2017 – 2019 prevede investimenti già finanziati per oltre 86 milioni di euro, di cui 47,8 nel 2017 (28.798.762 per interventi edilizi sugli immobili, 15.838.937 sulle tecnologie biomediche, 2.731.000 sul sistema informativo, in tutti gli ambiti territoriali)”.
Altro tema è “lo sviluppo delle cure territoriali, con particolare riferimento all’accelerazione avviata sulle Case della Salute, che ha trovato concretezza attraverso nuove inaugurazioni avviate su territori che presentavano da anni una forte carenza”.
Chiedere pertanto alla Regione, “come abbiamo fatto in qualità di Consiglieri Regionali del PD della Romagna, di mantenere alto l’impegno e di destinare risorse alla sanità romagnola, ha solo lo scopo di sollecitare con forza ad investire sempre di più sui servizi sanitari, socio-sanitari e sociali e a concretizzare in maniera sempre più stringente gli scopi prefissati. Non c’è alcuna contraddizione, Consigliere Pompignoli, al contrario troviamo molto strano che anche lei, che dovrebbe avere a cuore come noi la Romagna, non si associ a queste richieste. Ma forse è più facile alzare inutili polveroni che entrare nel merito dei problemi”.


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