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Elezioni, Vescovi guarda al ballottaggio: Ora facciamo squadra per Riccione

Lunedì, 12 Giugno 2017

(Rimini) Per Sabrina Vescovi, candidata sindaco di Riccione dal Pd “non era scontato” arrivare al ballottaggio del 25 giugno, come invece è accaduto la scorsa notte. “Il risultato ci conferma che strada è quella giusta, che la nostra proposta sta allargando le radici, cogliendo nel segno. Oggi siamo di fronte ad un testa a testa (la forbice non arriva al 2%) che ci riempie di entusiasmo e ci dà linfa e stimolo positivo per affrontare le prossime due settimane”. 
Al ballottaggio Vescovi si itorverà di fronte “l’ex sindaco Tosi, la gran favorita (dopo essere stata destituita dalla sua stessa maggioranza)” che “non riesce a vincere al primo turno. E questo è un fatto innegabile. Come innegabile è il fatto che, da sindaco uscente, resti ampiamente sotto il 40 per cento dei consensi, non guadagnandone uno che è uno rispetto al 2014. Detta in due parole, significa che quasi il 65 per cento dei riccionesi non la vuole come primo cittadino. C’è un’evidente delusione. Là dove i sindaci hanno governato bene solitamente vengono riconfermati. Così non è stato ieri a Riccione”.
Ora, annuncia Vescovi, “io e la mia squadra siamo pronti a giocarcela con la stessa serietà dimostrata fino ad oggi, con coraggio e senso di responsabilità”. Oggi “è già un nuovo giorno, carico di voglia di fare. Ed è quello in cui emerge un’evidente necessità: serve un patto per Riccione. Una politica che vada oltre i partiti tradizionali, in nome di quella città che sta dimostrando dinamicità e creatività. C’è un blocco sociale che ci sta dando un messaggio forte, che ha voglia di cambiamento. Va coinvolto, ascoltato e interpretato. Senza timidezze né remore, facendo un passo indietro laddove necessario e un passo in avanti là dove serve”.
Di queste elezioni “va preso atto del risultato, importante, di Carlo Conti con Patto Civico, evidente espressione di un pezzo vitale di società riccionese, in particolare di quel mondo produttivo (dall’artigianato al ricettivo) che chiede facilitazioni per le imprese e un approccio più flessibile e meno rigido rispetto alle istanze del tessuto economico e produttivo. Un’area di cittadini a cui ho intenzione di rivolgermi con proposte concrete e non slogan o parole, per includerla e rappresentarla nelle idee e nei progetti”.
Il Movimento 5 Stelle, “anche se con un dato probabilmente inferiore alle attese, continua a saper parlare ai giovani. Sono tutti elementi che chi si candida a governare la città non può non tenere in considerazione. Anche perché, come evidenziato in più occasioni, in questa campagna elettorale è emerso più di un tema importante trasversale ai programmi. C'è a Riccione un bisogno forte di libertà, di uscire da una stagione di rancori e vendette, per abbracciarne un'altra all'altezza della storia e delle istanze di parti sociali che finalmente vogliono essere protagoniste attive”.
Ora, “dopo aver riunito attorno alla mia candidatura un progetto di città, abbiamo altre due settimane per dimostrare come la nostra proposta sia la più pronta, la più dinamica, la migliore per passare dalle parole ai fatti. La mia coalizione e io lo faremo con quanti hanno capito che questo ballottaggio è una grande occasione per ricostruire un’area politica larga, inclusiva e non esclusiva, moderna, aperta nella mentalità e nella partecipazione, con lo sguardo rivolto al futuro. Oggi a me interessa proprio questo: gli elettori, la coalizione ci hanno dato questa opportunità che, sono sicura, sapremo cogliere andando al di là degli schieramenti, dei personalismi, delle convenienze. Questo Riccione chiede. Non altro”.


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