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Banca Carim, JC Flowers si ritira (per ora)

Venerdì, 09 Giugno 2017

(Rimini) Oggi il consiglio di amministrazione di Banca Carim ha approvato il bilancio d’esercizio 2016, dopo aver integrato della parte informativa, “fermi e confermati i dati economici, patrimoniali e finanziari riportati nel precedente progetto approvato il 4 aprile 2017 e ritirato unitamente alle Relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione”, sottolinea il presidente Sido Bonfatti.
“La revisione delle parti informative si è resa necessaria per incorporare nuovi e rilevanti eventi suscettibili di influire favorevolmente sulle prospettive della Banca. Negli ultimi mesi il consiglio di amministrazione ha infatti valutato ogni opportunità offerta dal mercato e dal sistema nel suo complesso, nella convinzione che i passi compiuti negli ultimi anni abbiano migliorato l’attrattività della banca presso gli investitori e siano stati propedeutici alla realizzazione dell’auspicato rafforzamento patrimoniale, nell’interesse dei clienti e di tutti gli stakeholder, condizione necessaria per assicurare continuità alla mission di sostegno dell’economia locale e valorizzazione della storica funzione etica e sociale”.


Con note del 23 dicembre 2016 e del 21 marzo 2017, “un Fondo internazionale di private equity (JC Flowers, ndr) , già operante in Italia nei settori finanziario e assicurativo, ha formulato una manifestazione di interesse per un intervento nel capitale di Carim. La proposta è stata motivata dall’intento di sviluppare nel medio-lungo periodo una presenza del Fondo in Italia, affiancando Banca Carim nell’azione di sviluppo e sostegno delle PMI e delle famiglie del territorio. La proposta del Fondo è stata favorevolmente considerata dal Consiglio di Carim il 24 gennaio 2017 e sono state di seguito avviate le prime attività di due diligence a cura dell’investitore”.
A testimonianza “dell’attrattività della Banca, cui viene riconosciuta l’efficacia del percorso di risanamento e la prospettiva di importanti recuperi di competitività, è poi pervenuta in data 9 maggio 2017 un’altra manifestazione di interesse dal Crédit Agricole, primario gruppo bancario internazionale, che ha inserito l’investimento in Banca Carim in un più ampio contesto di espansione territoriale. Il consiglio di amministrazione della banca ha favorevolmente preso atto della manifestazione di interesse, proveniente da un solido gruppo di dimensioni internazionali, in grado di offrire sicure garanzie sulla praticabilità dell’operazione, sul conseguimento di rilevanti sinergie di ricavo e di costo e sul positivo esito del processo di risanamento e ha concesso un periodo di esclusiva per la due diligence dal 16 maggio 2017 al 15 luglio 2017. Le strutture aziendali sono a oggi pienamente impegnate nel consentire l’analisi dei complessivi profili di interesse da parte dell’investitore nei tempi programmati”.


Nel frattempo, “con nota del 29 maggio 2017, il fondo di private equity sopra menzionato, dopo aver ultimato le proprie valutazioni nei termini concordati, ha comunicato di aver preso atto delle notizie comparse sulla stampa e circolate tra gli operatori di mercato in merito alla presentazione dell’offerta di Crédit Agricole Cariparma che, interessando più banche alle prese con esigenze di riposizionamento strategico, è stata comprensibilmente ritenuta preferibile. Per tale considerazione, il Fondo ha comunicato di non aver intenzione di presentare al momento un’articolata offerta impegnativa, ma di rimanere interessato all’operazione in caso si aprissero spazi di agibilità per il proprio, confermato interesse”.


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