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Economia, Cna: Tax free day è il 6 agosto

Mercoledì, 07 Giugno 2017

(Rimini) Quest’anno (come lo scorso) a Rimini cadrà il 6 agosto il tax free day, ovvero il giorno in cui le aziende riminesi smetteranno di lavorare per pagare le tasse e cominceranno a destinare i guadagni all’impresa. Il calcolo lo ha fatto la Cna, come accade ormai da quattro anni.
Protagoniste dello studio su tutte le province italiane sono le aziende con un laboratorio e un negozio, ricavi per 431mila euro, un impiegato e quattro operai di personale, 50mila euro di reddito. “A Rimini - spiega la Cna - il micidiale mix tra incidenza erariale e contributiva statale, regionale e comunale restituisce un Total tax rate al 60% ovvero il peso complessivo esercitato dal fisco sul reddito delle piccole imprese e conferma sostanzialmente il dato dello scorso anno. Rimini si consola però salendo però dal 72esimo posto al 61esimo nella classifica complessiva sulla tassazione delle Pmi.
"Guardando i dati nazionali nel 2016 - commenta Davide Ortalli direttore di Cna Rimini - il bis virtuoso dell'anno precedente non c'è stato. Il sensibile calo della pressione fiscale registrato nel 2015, infatti, non ha avuto seguito. L'anno scorso il Total tax rate (Ttr) delle piccole imprese italiane è rimasto fermo mediamente al 60,9% e con la provincia di Rimini al 60% lo stesso livello raggiunto l'anno prima, quando in chiave nazionale era calato di ben tre punti sul 2014. E per quest'anno si prevede che il Ttr sulle piccole imprese salirà dello 0,3%, toccando il 61,2%. A meno che le stesse imprese non optino per il nuovo regime previsto dall'Iri (l'Imposta sul reddito delle imprese, che alleggerisce la tassazione del reddito lasciato in azienda) nel qual caso scenderà al 58,1%”.
“E' arrivato il momento di intervenire su un sistema fiscale evidentemente squilibrato per raggiungere tre obiettivi di utilità generale”, sottolinea Ortalli individuando obiettivi tre obiettivi: ridurre la pressione fiscale garantendo, nel contempo, maggiore equità nel prelievo tra diversi redditi da lavoro; invertire sensibilmente la tendenza del trasferimento alle imprese degli oneri sui controlli; usare in modo intelligente la leva fiscale per aumentare la domanda interna.
Cna per raggiungere i tre obiettivi promone di: ridurre la tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo, utilizzano le risorse provenienti dalla spending review e dalla lotta all'evasione.
Propone anche di rendere l'Imu pagata sugli immobili strumentali delle imprese completamente deducibile dal reddito, rivedere la tassazione Irpef delle imprese personali e degli autonomi, prevedendo delle riduzioni automatiche all'aumentare del reddito dichiarato rispetto al reddito ideale, trasformare le detrazioni relative a spese per lavori edili in crediti d'imposta cedibili agli intermediari finanziari.
Si prla anche di definire il concetto di insussistenza di autonoma organizzazione per non assoggettare i soggetti all'Irap e aumentare la franchigia Irap ad almeno 30mila euro, rivedere al più presto i criteri per l'attribuzione dei valori catastali degli immobili, al fine di allinearli periodicamente ai valori di mercato a invarianza di gettito, agevolare il passaggio generazionale delle imprese individuali tramite la completa neutralità fiscale delle cessioni di azienda, al pari di quanto è previsto in caso di conferimenti.
Si propone, infine, di evitare di spostare sulle imprese gli oneri dei controlli attraverso un uso intelligente della fatturazione elettronica, eliminando nel più breve tempo possibile tutti i regimi Iva del reverse change previsti attualmente, lo split payment, la ritenuta dell'8% sui bonifici relativi a spese per le quali sono riconosciute detrazioni fiscali.


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