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Spiaggia, Bellaria parte subito con la Bolkestein

Martedì, 04 Aprile 2017

Avanti tutta con l’applicazione della direttiva Bolkestein. La parola d’ordine viene da Bellaria Igea Marina dove il sindaco Enzo Ceccarelli ha annunciato che entro poche settimane saranno emessi i bandi per le evidenze pubbliche dei sette chilometri di spiaggia che lambiscono il territorio del Comune. Quindi non si aspetta il 2020 (la data di scadenza delle attuali concessioni approvata nel 2013), tanto meno si aspetta la legge delega che ha come padrino l’on. Sergio Pizzolante. La valutazione è che dopo la sentenza della Corte di giustizia europea si possa, anzi si debba, già procedere con le gare pubbliche.

“Chi sostiene che i bandi non siano necessari – ha dichiarato Ceccarelli - fa demagogia. In realtà le cose sono chiare e già in atto in tutti gli altri settori di interesse pubblico. Inutile tergiversare. Abbiamo bisogno di chiarezza. I nostri operatori hanno bisogno di chiarezza e così il paese intero”. La posizione del sindaco di Bellaria Igea Marina, alla guida di una giunta di centrodestra, appare molto diversa da quella di altri amministratori ed esponenti politici di Forza Italia che anche ultimamente hanno vagheggiato scappatoie per non applicare la Bolkestein alle concessioni di spiaggia.

Ceccarelli ha giustificato questa accelerazione non tanto con ragioni ideologiche di omaggio al liberismo e alla concorrenza, quando con il buon senso e la volontà di salvaguardare l’economia locale. A Bellaria la situazione della spiaggia (in parte del demanio comunale e in parte del demanio statale) è evoluta senza regole e con molti situazioni irregolari. Per anni il Comune non vi ha messo mano. Ne sono la prova i sequestri di manufatti compiuti dalla Guardia di Finanza all’inizio della scorsa stagione estiva. Secondo il sindaco questa situazione va sanata e i bandi per le evidenze pubbliche possono essere la strada migliore per farlo.

Il meccanismo tecnico escogitato è tale da salvare per tutti l’ormai imminente stagione estiva. Chi deve sanare le situazioni può farlo entro il 15 ottobre, a stagione ormai finita. Entro quella data gli operatori dovranno produrre in Comune le dichiarazioni che attestano la regolarità dei loro impianti o concludere i necessari lavori di adeguamento. L’importante novità è che questi lavori potranno essere fatti senza attenersi alle prescrizioni del piano spiaggia, che li renderebbero più onerosi. “Se uno non ha intenzione di fare forti investimenti, ha spiegato il sindaco Ceccarelli - con adeguamenti minimali può garantirsi il mantenimento della concessione fino alle assegnazioni definitive per bando”. Gli adeguamenti però sono necessari, li vuole la legge e a quanto pare l’amministrazione non ha intenzione di fare sconti.

Quindi bando pubblico nelle prossime settimane perché nel 2018 la spiaggia sia tutta “legale” e con le concessioni passate attraverso la procedura prevista dalla Bolkestein.

Sul sito del Comune è possibile vedere le schede tecniche dei 143 lotti (spiagge e bar di spiaggia) che saranno messi a bando. I criteri di assegnazioni li si potrà conoscere solo a bandi pubblicati. L’unica anticipazione fatta dal sindaco Ceccarelli riguarda la durata delle concessioni che sarà di vent’anni, un tempo congruo per ammortizzare gli investimenti e per sentirsi garantiti. Ceccarelli riconosce che “sarebbe stata auspicabile una legge del governo, ma non la si potrà avere in tempi utili, purtroppo. Tuttavia non è esatto che non ci siano leggi di riferimento. Spetta ai Comuni l’elaborazione dei regolamenti pubblici e la stesura dei bandi. Pertanto possiamo partire. Il resto è confusione abilmente sollevata da chi non sa o non vuol sapere”.


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