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Mondo convenienza, due giorni di sciopero delle consegne

Venerdì, 31 Marzo 2017

(Rimini) A Rimini come a Bologna,Verona, Torino, Brescia e con la solidarietà dei genovesi, i lavoratori degli appalti di Mondo Convenienza, aderenti alla Filt Cgil, hanno scioperato oggi “per protestare contro le condizioni di sfruttamento in cui sono costretti a lavorare e contro il cambio di appalto che sembra ormai prossimo e che dovrebbe abbassare ulteriormente le tutele contrattuali”, spiega la sindacalista Ornella Giacomini.
“Si tratta dei lavoratori che ci consegnano a casa la merce acquistata a Mondo Convenienza. Guidano il furgone che devono pulire e riparare a loro spese anche in caso di incidente stradale, consegnano la merce ed effettuano il montaggio senza mezzi di movimentazione portando tutto a spalla e soltanto in due, pagano di tasca loro se la merce è rovinata o se viene procurato qualche danno nel luogo della consegna, pagano di tasca loro se il pagamento viene effettuato con soldi o assegni falsi. Non esistono rimborsi per straordinari o indennità di trasferta. Si parte la mattina alle 6 e si può rientrare anche alle 10 di sera, la paga è la stessa. Il contratto c'è, è quello del settore logistica, trasporto, merci e spedizione, ma chiederne il rispetto significa sottoporsi a delle ritorsioni, al massacro di turni e a maggior fatica, fino a non poterne più”.
La cooperativa riminese che ha in appalto il servizio è la Decor Express con deposito a Taverna di Montecolombo e sede legale a Roma. “Cambia il nome delle cooperative ma anche per le altre città gli amministratori sono sempre gli stessi Sono cooperative soltanto di nome che sfruttano e brutalizzano i dipendenti che la mancanza di lavoro rende più deboli e ricattabili. Una concorrenza, in questo caso una convenienza, tutta giocata sulla pelle dei lavoratori, favorita dal Jobs Act che sta facendo degenerare il mondo del lavoro e con esso la situazione sociale. La CGIL ha denunciato da tempo i pericoli che si celano entro il sistema degli appalti quando non vengono gestiti in maniera corretta e per questo è stato proposto il quesito referendario che, se trasformato in legge, renderebbe responsabile in solido l'azienda appaltante”.
La Filt Cgil e i lavoratori chiedono che “su orari di lavoro, straordinario, riconoscimento di ferie e permessi e sul rispetto delle condizioni di sicurezza sul lavoro previste dalle norme, si apra una trattativa per tutti i dipendenti che lavorano in appalto in tutte le città in cui è presente. In attesa di questo, lo sciopero verrà effettuato anche domani sabato 1 aprile e potrebbe proseguire ad oltranza”.


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