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Lavoro, Indino (Confcommercio) chiede la reintroduzione dei voucher

Venerdì, 24 Marzo 2017

(Rimini) “E’ inutile rivolgersi in campagna elettorale alle piccole e medie imprese esaltandone il ruolo e la capacità imprenditoriale, quando poi si decide di abolire uno strumento che aveva garantito flessibilità aziendale e sviluppo economico”. Si parla di voucher lavoro, a scendere in campo in difesa dello strumento appena abolito è Gianni Indino, il presidente della Confcommercio della provincia di Rimini. “Come associazione territoriale e come sistema chiediamo a tutte le forze politiche di riprendere il confronto parlamentare durante l’iter di conversione del Decreto con l’obiettivo di intervenire con modifiche volte a reintrodurre l’utilizzo dei voucher”, annuncia Indino.
“Conosciamo l’assoluta necessità di preservare lo strumento, sempre disponibili ad alcuni correttivi per evitare forme di abuso. Le aziende per uscire dalla crisi hanno puntato sulle risorse umane a partire dai cosiddetti contratti stabili, hanno mantenuto l'occupazione e hanno utilizzato tutti gli strumenti per far fronte ad un mercato più flessibile. I numeri parlano chiaro, prendiamo ad esempio il comparto dei pubblici esercizi: l’intero settore nel 2015 ha acquistato circa 19 milioni di voucher (prevalentemente i ristoranti), che corrispondono a 19 milioni di ore di lavoro ossia più o meno all’attività di 11mila lavoratori a tempo pieno. Se confrontiamo questo dato con i 703mila lavoratori dipendenti del settore, risulta difficile sostenere che il lavoro accessorio abbia rappresentato l’alternativa ad altre forme di rapporto di lavoro. In termini di costo del lavoro i voucher valgono l’1,1% del totale”.
Sono numerose, spiegano da Confcommercio, le aziende del territorio che si sono rivolte agli uffici “per beneficiare della detassazione dei premi di risultato erogati ai dipendenti fino ai 3mila euro di importo, applicando ad essi l’imposta sostitutiva del 10%. Tutto questo è reso possibile grazie all’Accordo per la Detassazione firmato da Confcommercio Emilia Romagna e dalle organizzazioni sindacali regionali dei lavoratori: un accordo - sottolinea Indino - di grande importanza, soprattutto perché pone in primo piano e coinvolge una grande platea di lavoratori e di imprese”.


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