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Riccione, a destra e a sinistra si animano le elezioni

Venerdì, 17 Marzo 2017

(Riccione) Tirincanti e i suoi sono infrequentabili. Parola di Gian Luigi Piacenti, in un commento alle notizie sulla situazione riccionese. “Qualcuno fa il furbo”, dice invece Fabio Galli rispondendo alle parole di Sergio Pizzolante.
“Più di mezzo secolo fa il maestro mi insegnò che in politica molto ma molto raramente vince l'illogicità. La politica è un'arte che segue la logica. Per questo motivo c'è e deve esserci il primato della politica. Era logico che quando i cinque consiglieri eletti in maggioranza per grazia ricevuta da Renata Tosi si staccarono dai loro gruppi inventandosi nuovo soggetto politico, fossero consapevoli che la loro vicenda politica personale aveva una data di scadenza. Era logico che il mallevatore (l’ex vicesindaco Luciano Tirincanti, ndr) di quella operazione politicamente infantile, provasse a trarne comunque un vantaggio. Era logico che il falso scopo "giovane assessore Conti" ipotetico futuro candidato sindaco fosse bruciato sull'altare dell'emergenza compromissoria. Era logico che le adulazioni piddine e la sinistra "furberia" di Ubaldi spingesse il forestale a tagliare il ramo su cui era seduto. Era logico che in questo momento storico (lo scorso settembre le cose sarebbero andate diversamente) il più insulso dei segretari regionali di Forza Italia fosse obbligato a sfiduciare il proprio pupillo riccionese in nome dell'unità del centro destra”, spiega l’azzurro di lunga data.
Per Piacenti “non è logico l'infantile tentativo di scaricare le colpe su Mignani che se ha una colpa è quella dell'inesperienza. Oggi è logico che tutti i riccionesi, quelli che voteranno il candidato del centro sinistra, quelli che voteranno per il consulente finanziario candidato grillino e quelli che come leoni si batteranno per la riconferma di Renata Tosi considerino i sei ex consiglieri di maggioranza che sono andati a firmare dal notaio e il loro istigatore dei "politici" insulsi e inavvicinabili perché contaminanti. La logica suggerisce che, se si vuole essere credibili, quei sei signori (piccioni che giocano a scacchi) e il loro ispiratore, sono politicamente infrequentabili. Il tentativo di una lista para-civica alla stregua di quella del ex sindaco comunista Pierani e Righetti potrà, se farà quoziente, eleggere al massimo il candidato sindaco consigliere comunale di minoranza per l'ennesima volta. Logicamente tanto rumore per nulla”.
Per l’ex assessore (si torna indietro alla giunta Pironi) Fabio Galli, Pd, “qui qualcuno fa il furbo. Il Pd è stato chiaro: disposti a stare in coalizione con Immagina Riccione, con una lista che si sta formando a sinistra e con il Patto Civico/Oltre. No con chi ha avuto ruoli ed è stato parte attiva nell’amministrazione Tosi. Più chiari di così si muore”, ribadisce Galli dalle colonne di Chiamamicittà.
Per Galli “se a qualcuno questi paletti non vanno bene significa che quel qualcuno l’alleanza con chi ha partecipato attivamente all’esperienza Tosi ha intenzione di farla”. E chiude chiedendo l’uscita “dall’ambiguità”.


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