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Ricollocazione nomadi, Mauro: “Amministrazione ipocrita”

Martedì, 21 Febbraio 2017

(Rimini) Non usa mezzi termini il consigliere comunale di Uniti si Vince, Gennaro Mauro. “Tanta ipocrisia da parte di questa amministrazione, sulla questione della collocazione dei "riminesi" di etnia sinti di via Islanda. I grandi annunci di accoglienza fatti sono solo parole al vento, intrise di una morale buonista strumentalizzando le parole del vescovo, ma di fatto non esiste una volontà effettiva di integrazione”.
Si parla del piano per cui il comune ha ottenuto un finanziamento di 70mila euro alla regione (avendone eprò chiesti circa il doppio) che prevede la chiusura del campo nomadi di via Islanda e il trasferimento dei nuclei familiari (45 persone, di cui 13 minori), in sette quartieri della città. I residenti di Corpolò, Villaggio Primomaggio e Gaiofana, avendo scoperto di essere tra le aree individuate, hanno già iniziato a manifestare dissenso.
“Siamo convinti - attacca Mauro - che anche questi cittadini non vogliono un processo di integrazione, voglio la libertà di fare il proprio comodo, non rispettare le regole del vivere, non pagare i tributi, rubare energia elettrica e acqua, vivere di accattonaggio molestando le persone, e di praticare l'arte "fregare il prossimo". Del resto, su 32 persone in età lavorativa solo 6 sono occupati. È lecita la domanda di cosa vivono le restanti 24 persone, come si soddisfino i bisogni dei 13 minorennni?”.
Per queste ragioni, “siamo dalla parte dei riminesi che criticano l'operato dell'amministrazione comunale, è comprensibile la paura di averli vicini di casa con le cosiddette "case mobili" poste nelle periferie della città. Siamo contrari alle pasticciate soluzioni che le fughe di notizia del gruppo di lavoro massonico composto dai consiglieri comunali di centrosinistra e tecnici comunali stanno elaborando”.
Propone Mauro: “Facciamo capire alle famiglie dei sei cittadini sinti che lavorano devono trovare un immobile in affitto, e per le famiglie i cui adulti non lavorano riserviamo le stesse tutele riservate agli altri riminesi. È intollerabile ogni forma di privilegio, i riminesi non comprenderebbero. Diciamo no anche alla proposta di Forza Italia di realizzare a costo della collettività un villaggio fatto di casette di legno, si trasformerebbe in un luogo di emarginazione, non è così che si realizza il primo passo della tanta declamata integrazione”.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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