Scrivi qui la tua mail
e premi Invio per ricevere gratuitamente ogni mattina la nostra rassegna stampa

Ricorso al Tar dei genitori no-vax

Giovedì, 16 Febbraio 2017

(Rimini) Ricorreranno al Tribunale amministrativo contro l’imposizione, per legge regionale, dell’obbligo delle vaccinazioni per tutti i bimbi iscritti negli asisli e nelle scuole comunali. Ne fanno una questione di obiezione di coscienza. Si tratta delle 22 famiglie riminesi, riuite nell'associazione ‘E Pur Si Muove – Coordinamento di Genitori per la Libertà di Scelta. Hanno impugnato sia la delibera del Comune di Rimini che sancisce l’obbligo di vaccino sia la legge regionale da cui deriva.
I genitori no-vax sono contestano "l’infondatezza dei presupposti che hanno portato la Regione Emilia Romagna a stabilire l’obbligatorietà dell’adempimento delle vaccinazioni obbligatorie come requisito sine qua non per l’iscrizione e la frequenza ai servizi educativi e ricreativi pubblici e privati della Regione Emilia Romagna per l’anno scolastico 2017-2018. Tale infondatezza è dimostrata anche dall’ultimo Rapporto della Regione Emilia Romagna “Coperture Vaccinali nell’infanzia e nell’adolescenza - Anno 2015” dove dichiara espressamente: “su richiesta del Ministero, sono state raccolte anche le coperture al 36° mese e si nota un notevole recupero, infatti tutte e quattro le vaccinazioni a questa età si assestano al di sopra del 95% : antipolio 95,4% -antitetanica 95,7% - antidifterica 95,2% - antiepatite B 95,0%”.
Per il comitato, "la tutela della Salute pubblica che si ritiene da più parti possa essere ottenuta esclusivamente tramite una copertura vaccinale almeno del 95% in base alla teoria dell’Immunità di Gregge, assioma comunque non condiviso dai membri del Coordinamento, appare chiaramente raggiunta pur nella constatazione che la stessa Salute Pubblica non è mai stata in pericolo e soprattutto non lo è mai stata a causa della presenza di bambini non vaccinati che hanno impattato sulle percentuali di copertura vaccinale, nel corso degli anni, in modo sanitariamente irrilevante. Allo stato attuale non esistono, non che ne siano mai esistite!, ragioni evidenti ed onestamente difendibili che possano giustificare la discriminazione e l’emarginazione che si stanno attuando in Regione. In più la Legge, pur avendo un presupposto e delle motivazioni estremamente false piuttosto che semplicemente fragili, è al contempo inapplicabile perché impone l’obbligo per 4 vaccini ma di fatto reperibili in Italia ce ne sono, in singola dose, solamente 3 e l’ASL non può autoderogarsi per la propria incapacità di reperire anche il singolo antidifterico. È paradossale una deroga autoconcessa sulla difterite – avente sicuramente margini di contagiosità maggiori rispetto a poliomielite ed epatite - mentre viene imposto in modo tassativo l’obbligo per la vaccinazione antitetanica che non è una malattia trasmissibile! Qualora una qualunque famiglia decida di adempiere agli obblighi di Legge, in questo momento si trova nell’impossibilità di farlo”.


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

#bgRimini

Le nostre città con gli occhi di chi le vive. Voi scattate e taggate, noi pubblichiamo. Tutto alla maniera di Instagram