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Spargisale, alla Provincia sono costati oltre 200mila euro

Lunedì, 06 Febbraio 2017

(Rimini) La Provincia di Rimini, per assicurare la transitabilità invernale lungo i circa 480 chlometri di strade provinciali, ha speso complessivamente 221 mila euro. È quanto emerge dal consuntivo elaborato dall’Ufficio viabilità, che ha calcolato le spese effettuate per lo spargimento del sale e la spalatura della neve a partire dal mese di dicembre sino al 31 gennaio 2017, mese quest’ultimo caratterizzato da intense precipitazioni nevose e condizioni termiche particolarmente rigide.
“Il piano neve - spiegano dalla Provincia - è stato gestito dal personale stradale che ha operato sia direttamente, in primis con i cantonieri il cui operato non è ricompreso nella spesa, sia organizzando l’attività di 55 mezzi messi a disposizione da ditte private. La somma spesa comprende 30 mila euro per l’acquisto del sale, mentre il rimanente riguarda l’attività svolta dai mezzi privati che hanno operato per un totale di circa 1.700 ore, di cui 1.130 ore per la spalatura neve e 570 ore per lo spargimento del sale. Circa il 65% della spesa ha riguardato interventi sulle strade della Valmarecchia, quasi il 18% per la Valconca, mentre la restante spesa riguarda i tratti delle strade provinciali più prossimi alla costa, inquadrati nel nucleo denominato Centro”.
Il servizio “è stato garantito – afferma il consigliere provinciale, Riziero Santi - mobilitando un esercito composto da 32 contrattisti e 55 mezzi speciali spalaneve e spargisale che operano su 38 tronconi di strada provinciale. A fronte dell’ottimo lavoro svolto, è nostro compito e dovere non fermarci qui: bisogna, compatibilmente con risorse e opportunità, incrementare ulteriormente l’efficienza complessiva del sistema di monitoraggio e intervento, ottimizzando l’organizzazione e il controllo del territorio. In primo luogo è utile costruire una rete che consenta una valutazione oggettiva e condivisa delle condizioni per come si manifestano sul territorio, che l’apparato provinciale così com’è oggi non consente. La proposta che farò ai Comuni – conclude Riziero Santi - sarà di attivare i “presidi del territorio”, prima ancora dei “Centri Operativi Intercomunali”, che devono essere previsti nei Piani Intercomunali di Emergenza, e di istituire la figura delle “Sentinelle della neve” con l’ausilio del volontariato di Protezione Civile. La decisione dei 26 comuni di dotarsi di un Ufficio Unico dei Servizi di Allertamento incardinato nel Comune di Rimini rappresenta l’opportunità per una pianificazione condivisa”.


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