(Rimini) I finanzieri di Ravenna e Rimini hanno sequestrato oltre 2mila elettrodomestici carenti delle previste indicazioni di provenienza. Scendendo nei particolari, le fiamme gialle hanno individuato nel porto di Ravenna un container proveniente dalla Cina con al suo interno numerosi elettrodomestici per la preparazione alimentare destinati ad un’azienda della provincia di Rimini che li avrebbe duvuti succcessivamente commercializzare in Italia.
Impastatrici, frigo, affettatrici e forni avevano sugli imballaggi dla regolare etichetta con scritto “Made in China”, ma applicata con un semplice adesivo e, dunque, di facile asportazione. Da qui i militari hanno deciso di andare a dare una sbirciata presso la sede della società riminese destinataria degli elettrodomestici cinesi. Qui hanno trovato oltre 2mila prodotti pronti per la vendita, per un valore commerciale di oltre 300mila euro, ai quali era stata staccata l’etichetta adesiva con la scritta “Made in China” e, dunque, in grado di indurre il consumatore a ritenere che fossero di origine italiana.
I sigilli sono quindi scattati per gli elettrodomestici, mentre l’importatore dovrà pagare una ingente multa. Solo dopo averla pagata potrà, inoltre, rientrare in possesso degli elettrodomestici sequestrati e potrà venderli solo segnalando il luogo di produzione, altrimenti gli saranno confiscati.
Forni cinesi, maxi sequestro della Gdf
Venerdì, 27 Gennaio 2017
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