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Partiti i lavori a via Veneto. Imola: Un dispetto al Pd

Giovedì, 26 Gennaio 2017

(Riccione) Sono partiti ieri a Riccione i lavori di messa in sicurezza di viale Veneto con la realizzazione di una pista ciclopedonale e gli interventi di riqualificazione di viale Malta. “La nuova pista, bidirezionale, dotata di nuova illuminazione a Led, andrà a migliorare sensibilmente la sicurezza delle mobilità ciclopedonale con l'ampliamento del marciapiede esistente lato Rimini passando dagli attuali 1,85 metri ad una larghezza media di 3 metri”, spiegano dal Comune. “Per eliminare ogni intralcio sul percorso, tutti i pali dell'illuminazione verranno spostati e arretrati. L'ampliamento del marciapiede e la riduzione della carreggiata, in una strada densamente trafficata quale Viale Veneto, costituiranno un incentivo a rallentare la velocità e allo stesso tempo ad aumentare la sicurezza per tutti gli utenti della strada”, precisa l’amministrazione che ha quindi deciso di utilizzare un pezzo di strada carrabile in altenativa a un percorso alternativo per la ciclabile lontano dalle auto.
“Il nuovo marciapiede lato mare verrà allargato fino a 2,50 metri e sarà meglio agibile per il passaggio dei pedoni, inclusi i bambini del servizio pedibus che durante il periodo scolastico raggiungono la scuola a piedi. Durante i lavori, che partiranno dal marciapiede lato mare, il percorso del pedibus verrà spostato sul lato monte consentendo in sicurezza il passaggio degli alunni”, si aggiunge dal Comune.
Poco d’accordo con le deduzioni dell’amministrazione è l’ex sindaco Daniele Imola, che affida a Facebook la sua opinione.
“Sapevo quanto fosse debole il sindaco di Riccione, conoscevo abbastanza anche la sua indole rissosa e vendicativa, ma non pensavo arrivasse anche a fare scelte amministrative per fare dispetti”. Così attacca Imola.
“Pur di fare un dispetto al quartiere - spiega l’ex sindaco - si straccia il progetto di una pista ciclabile sicura, e anche meno costosa, per realizzarne una in mezzo ad una strada che dopo la statale è la più intensamente trafficata di Riccione. Il risultato sarà prima di tutto una pista ciclabile che ogni 10 metri ha un pericolo e pensare che dovrebbe servire in primo luogo ai bambini che vanno a scuola. Ma la cosa più paradossale è che si sostiene addirittura che restringendo la strada questa diventa meno pericolosa. Ho dovuto rileggere due volte il comunicatio dell'Amministrazione perchè credevo di aver letto male. In tutto il mondo si allargano le strade per renderle più sicure ma a San Lorenzo no li bisogna far strisciare le auto perchè cosi andranno più piano. Mi sembra di sognare , chi lo spiega adesso a tutti i frontisti di via Veneto che hanno ceduto i loro terreni per avere una strada comoda rinunciando a gran parte dei loro giardini che se si tenevano quella stradina di 50 anni fa erano più sicuri? Dato che ci siete perchè non deviate il traffico della statale sulla vecchia curva del fattore invece di montare autovelox e telecamere per fare razzia di multe?”.
Per Imola, “purtroppo il risultato sarà che via Veneto tornerà ad essere una strada pericolosa, pensate a cosa succederà di fronte al Boschetto quando immprovvisamente la strada si restringerà di un metro e mezzo e le auto dovranno fare una brusca deviazione per evitare di investire i ciclisti. Pensate dove arriveranno le code e quanto tempo dovremo stare fermi ad aspettare le fermate degli autobus o dei mezzi della Nettezza urbana visto che non ci sarà più spazio per passare. E pensate ai bambini che in bici ogni 10 metri si troveranno un auto che attraversa la pista ciclabile, un cancello che si apre o persone che econo dal bar”.
Ma tutto questo “non interessava la nostra amministrazione ed in particolare il sindaco che ormai in grave crisi di credibilità aveva bisogno solo di "asfatare il Pd", ma può succedere anche che chi parte per asfaltare finisce per restare asfaltato”, conclude Imola.


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