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Riccione, tace Unione Civica. Il contrasto non si compone

Mercoledì, 18 Gennaio 2017

Nemmeno oggi i consiglieri di Unione Civica hanno fatto sapere le loro valutazioni dopo l’incontro con il sindaco Renata Tosi. Da quel che si è capito queste valutazioni non arriveranno mai. Nel senso che le loro posizioni le avevano già espresse chiaramente (un posto in giunta per poter partecipare con responsabilità all’attività amministrativa), il sindaco non si è mosso dalle sue proposte (la delega a seguire i lavori pubblici ad un consigliere comunale) e pertanto non c’è nulla da dire e aggiungere. O il sindaco fa una nuova sostanziale apertura o si passa al Piano B, cioè il cosiddetto appoggio esterno.

Fra le voci che si rincorrono a Riccione c’è anche quella che vuole che sia arrivato il momento delle dimissioni da assessore di Roberto Cesarini, che ha intrapreso la strada del diaconato permanente e quindi il ruolo ecclesiale sarebbe incompatibile con quello politico. Se dovesse davvero lasciare a breve, il sindaco Renata Tosi dovrebbe decidere se trattenere per sé le relative deleghe o nominare un nuovo assessore. Si capisce che l’eventuale rinnovato no a un uomo dio Unione Civica potrebbe avere un effetto deflagrante.

Le voci si rincorrono e il deputato Sergio Pizzolante smentisce categoricamente quelle che lo riguardano. 

Scrive: “Non ho fatto associazioni e non sostengo candidati. Sino ad oggi. E mio figlio, che fa l'imprenditore e non il politico, ha il diritto di partecipare ad iniziative culturali senza pagare il dazio di chiamarsi Pizzolante. Almeno credo si possa ancora fare a Riccione o no? Da due anni sto zitto sulle vicende riccionesi, avevo una visione che non si è attuata e che invece ha avuto successo a Rimini. Punto! Ed e' quella che io vedo utile per l'Italia. Ancora, punto! Tutto il resto è falso”.

Prendiamo atto che “fino ad oggi” il deputato non si è ancora mosso in vista delle elezioni comunali di Riccione. Lui stesso comunque conferma che la sua linea politica, valida a Rimini come a Roma, è quello di un accordo con il Pd. Perché dunque non dovrebbe essere valida a Riccione? È appunto una di quelle ipotesi di cui noi avevamo parlato.


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